mercoledì 9 luglio 2014

10 CONSIGLI PER VIVERE MENO (E PEGGIO)

Basta lamentarsi di tutto! La vita è quella che è, rassegnatevi. È inutile googlare tutto il giorno "Consigli per vivere più a lungo" o "Come avere una vita piena e soddisfacente". L'unica solutzione è cercare in tutti i modi di affrettare il più possibile la vostra dipartita. Per venire incontro a quest'esigenza dell'essere umano moderno, mi sono permesso di stilare un decalogo che spero tornerà utile a tutti voi.
Quindi ecco i miei...



10 CONSIGLI PER VIVERE MENO (E PEGGIO)

 

1) Bevete molto. Siate sempre ubriachi. Che senso ha una bella serata, se poi potete ricordarverla? Gettate nell'oblio ogni minuto della vostra vita, vi sembrerà di arrivare più velocemente al traguardo. E se non vi basta l'illusione, andateci giù pesante: sarà il fegato a fare il lavoro sporco.


2) Lavorate senza sosta. Convincetevi che è giusto non avere orari né giorni di riposo, essere sempre disponibili 24 ore su 24 senza essere nemmeno pagati in più per questo. Riempite le ore di cose di nessuna importanza, che vi vengono scaricate addosso con un'urgenza e una pressione come se da esse dipendessero le sorti del mondo. Vivete di briciole per arricchire chi non fa nulla. Alla fine, la valvola salterà, scenderete in strada nudi a uccidere passanti e la polizia vi abbatterà. Missione compiuta!


3) Tenete sempre il culo ben appoggiato a una superficie (sedia, divano, letto). Lasciate che tutte le energie defluiscano lentamente verso le chiappe, come sabbia di clessidra. Il deretano si farà sempre più pesante e dopo un po' non avrete nemmeno l'istinto di alzarlo. Il passo dal divano alla bara sarà a quel punto del tutto naturale e indolore.
 

4) Drogatevi. Drogatevi leggeri o pesanti, chimici o naturali, ma fatelo. Oltre agli stessi vantaggi di "compressione temporale" dell'alcol, per cui vedrete i giorni letteralmente volarvi davanti agli occhi, darete una mano alle migliaia e migliaia di lavoratori del settore della malavita organizzata. Che il vostro decesso abbia una funzione sociale nell'economia sommersa del nostro povero paese, tanto più che ora vogliono fare entrare questo settore nel calcolo del PIL!

5) Guidate, guidate, guidate! Anche se non dovete andare da nessuna parte. Ma veloce! Madre Natura è stata così gentile da approntare un albero o un guard rail per ognuno di noi, basta l'impegno!


6) Guardate molta TV. Molte serie televisive. Vivete per trasposizione. Mentre salverete il mondo, o vi farete due risate al pub con i vostri stereotipati amici, la vostra vita vera continuerà a passare senza che nemmeno ve ne accorgiate. Che senso ha una sola, mediocre esistenza, quando potete averne centinaia e tutte fantastiche?


7) Leggete tutto quello che trovate su Internet. E credete a tutto. Niente fa passare il tempo come starsene con il naso all'insù a guardare le emissioni degli aerei. Logorate il vostro povero cuore con gli scatti d'ira scaturiti da ogni nuova bufala sul NWO e il Gruppo Bilderberg! Un giorno, ne leggerete una così grossa che un bell'infarto vi stroncherà.


8) Invidiate tutti. Perché non dovreste? Se qualcuno ce la fa al posto vostro, è sicuramente un raccomandato. O una mignotta. O una mignotta raccomandata. Ma non siate antiquati e omofobi: potrebbe anche essere un mignotto raccomandato. Per quale altro motivo dovrebbe essere stato preferito a voi? Rodetevi nel rancore, attendendo il momento in cui il Tristo Mietitore sceglierà proprio VOI, finalmente!


9) Mangiate merda. Per quanto possa sembrare un controsenso, il cibo spazzatura non defluisce più facilmente dalla bocca all'ano, bensì affatica enormemente il vostro apparato digerente (che già, se state seguendo i miei consigli, sarà bello stremato dall'alcol). Chiedete a qualcuno di accompagnarvi al supermercato e
di apparecchiarvi un cazzotto potentissimo sulla nuca, se farete anche solo il cenno di guardare un ortaggio. Almeno una volta ogni 3 giorni, comprate solo quello che vedete vicino alle casse.

10) Ascoltate Alessandra Amoroso, Emma Marrone, Marco Carta e compagnia cantante. Però tanto. Tutti i santi giorni, tutto il santo giorno (e se avete beccato questa citazione NON siete sulla buona strada). Prima o poi, quell'ultimo minuscolo residuo di buongusto che vi è rimasto vi spingerà a farla finita. Oppure vi farà fuori il vicino di casa, che ora va di moda.



Bene, questo è quanto. Spero di esservi stato utile. E ricordate che andiamo incontro alla sovrappopolazione: se non siete parte della soluzione, siete parte del problema.


sabato 7 giugno 2014

Se bello vuoi apparire... come un porco devi soffrire!

PREMESSA

Perché a un certo punto uno si guarda e dice: "Eccheccazzo ecche'!".
E decide che è il momento di mettersi a dieta.
E lo fa davvero.

FACCIAMO UN PASTO INDIETRO

Un bel dì d'aprile, cercando di specchiarmi e trovando dall'altra parte del vetro il Signor Creosoto de "Il senso della vita" dei Monty Python, decido che la coabitazione con il simpatico omaccione è destinata a terminare. Per cui saluto il buontempone, gli offro una mentina in segno d'amicizia, e inizio la mia dieta da 1500 calorie al giorno.


"Non la voglio la tua cazzo di mentina!"


I RISULTATI

In otto settimane, ho perso 8 chili. Un bambino di un mesetto. Un simpatico virgulto diarreoso e rigurgitante, che passa la notte a urlare come un Erinnni. Eliminato. Puff! Via!

Sfido chiunque a trovare un'immagine che rappresenti meglio il concetto.
Ma non per questo dormo meglio, perché...


LE CINQUE COSE CHE NESSUNO TI DICE SU UNA DIETA CHE FUNZIONA (SVEGLIAAAA!!!!1!!!)

1) Dimenticati le dormite di 7 ore ininterrotte.

Ah, i bei vecchi tempi. Le dormitone continue, in cui l'unico disturbo era dato da Pinolo che mi si schiacciava contro un fianco impendendomi di girarmi...
Per una dieta che funzioni, bisogna bere almeno 1.5 litri d'acqua oligominerale al giorno.
Questo si traduce in un rapporto bagno/vescica da romanzo ottocentesco. Fra i due si sviluppa una vera e propria passione, che li spinge a frequentarsi sempre di più... e soprattutto DI NOTTE.
Io, che in passato andavo a fare pipì due volte al giorno, mi ritrovo COSTANTEMENTE a fare avanti e indietro dalla toilette. Fortunatamente, sono riuscito a sviluppare una tecnica per cui mi alzo, faccio quello che devo fare, mi lavo le mani e torno a letto senza svegliarmi. A volte ci infilo dentro anche due passi di danza, la preparazione di dodici biscotti e l'elaborazione di nuove teorie sull'origine dei buchi neri.


2) La dieta NON basta.
No. Scordatelo. Puoi digiunare quanto vuoi. Perderai solo massa magra. E se ti stai chiedendo: "E' un male?", vuol dire che il peso è l'ultimo dei tuoi problemi. E togliti quel cono gelato dalla fronte!
Praticamente, gli scienziati dell'alimentazione hanno stabilito che una dieta, per essere efficace, dev'essere abbinata a un fattore MIC significativo.
E sì, MIC sta per Muovi Il Culo.

Purtroppo, la magica pasticca Adipose che scioglie il grasso e lo trasforma in un simpatico pupazzetto per ora esiste ancora solo in un episodio di Doctor Who.


Non sarebbe meraviglioso? Certo, poi questi ti uccidevano, ma "se bello vuoi apparire..."

Il mio personale fattore MIC prevede:
  • Addominali e flessioni alla mattina
  • Passeggiata di 40-50 minuti prima di pranzo
  • Cyclette e pesi la sera
Praticamente, nella scala "Sfrakenz-Bauermann" della fatica fisica, rientra nella fascia "So' cazzi". 

3) "Ho solo 15 minuti per mangiare". Sì, il cazzo!
Rassegnati. Se vuoi dimagrire, devi mangiare bene. E per mangiare bene ci vuole TEMPO.
Solevi (eh? che t'ho buttato là... "Solevi" addirittura) preparare pranzo e cena in 20 minuti? SCORDATELO.
Melanzane, peperoni, ma soprattutto cime di rapa e carciofi richiedono una quantità di tempo per pulizia e preparazione che potremmo solo definire "un troccolo".
Dice: "E quant'è un troccolo?".
Circa un fottio e mezzo.

Ormai i miei pasti non durano mai meno di un'ora fra preparazione e consumo.

4) Le Madonne, simpatiche compagne di viaggio.
"OK, questa era prevedibile", starai dicendo. "Dieta = fame = mamma di Gesù".
Sì e no.

Comunque, se posso scegliere, per me la "Madonna" di Munch, grazie.

In realtà, la fame dopo un paio di settimane passa.
Le Immacolate Concezioni vere e proprie appaiono in tutto il loro fulgore in due momenti particolari: quando fai la spesa e quando dai un'occhiata al lavandino dopo aver mangiato.
Partiamo dalla spesa. Quando la tua dieta prevede carciofi a giugno, e PRETENDE che mangi carciofi a giugno, è difficile non rivolgersi alla Santissima affinché ti indichi in quale STRACAZZO di fruttivendolo di MERDA puoi trovare un FOTTUTO carciofo mezzo marcio. A GIUGNO.
Inoltre: dieta = verdure. E verdure = sudatissime e scarse valute correnti europee (d'ora in avanti chiamate "eurche" o "sbleuri") che abbandonano le tue tasche per mai più farvi ritorno.
Se poi, come me da 17 anni, hai adottato la dieta vegetariana... è meglio se ti cerchi un doppio lavoro.
Le seconde Marie ti vengono quando ti accorgi che, dopo ogni pasto, hai una montagna di padelle, pentole e posate da lavare che nemmeno in una puntata di Hell's Kitchen.
Perché la dieta che funziona richiede varietà (Dukan... ma vaffanculo, va!) e la varietà richiede il lavoro di pignatta.

5) La mentalità vincente del giocatore d'azzardo contro  quella perdente del lavoratore.
Ebbene sì. Non solo i giocatori vivono come la cicala della famosa favola di Esopo, mentre i lavoratori sono la formica, ma hanno anche maggiori probabilità di riuscire in una dieta!
Ma già vedo apparirti sul volto la tipica espressione perplessa del "Maccheccazzostaiaddi'?!?", quindi passo alla spiegazione.

E se credi che l'espressione perplessa ti dia un'aria più intelligente... Ehm, ecco...

La mentalità del lavoratore (inde)fesso è quella per cui il momento del pasto è quello in cui si stacca dal lavoro. 
Prima di iniziare la dieta, io praticamente non pranzavo. Poi, la sera, il momento della cena segnava la fine del lavoro e l'inizio del momento di svago (chi mi conosce, sa che questo significa solo una cosa: SERIE TV!!!).
Quindi mi "premiavo" per la dura giornata di lavoro arrivando anche a... Ok, mi vergogno anche a scriverlo... a 250 grammi di pasta. E basta. Anche perché dopo due etti e mezzo di pasta, che cazzo vuoi mangiare?

Il cibo come gratificazione, insomma.
Ora, con i miei 3 pasti e 3 spuntini disseminati nel corso della giornata, il cibo è entrato a far parte della routine e non è più uno spartiacque. E questo fa molto.
Ma ancora di più aiuta essere uno che reprime il giocatore d'azzardo che è in sé.

Anni fa, decisi di smetterla di giocare a poker. Tranne pochissime eccezioni (ma parliamo di 3 in 20 anni) non l'ho più fatto.
Precisiamo: il poker VERO, non quella cazzata del Texas Hold'Em. Ma non è questo il punto.

Da allora, tutte le volte che ho rinunciato a qualcosa, è subentrato il mio carattere da giocatore. È diventata una sfida.
Così ho smesso di fumare da un giorno all'altro (la prima volta per 9 anni e ora sono 4). Così ho smesso di bere. Così sono diventato vegetariano. Sempre da un momento all'altro.

Non dico di aver smesso di trombare solo perché non è stata una mia decisione, ma una precisa scelta del genere femminile, raggiunta in sede plenaria e all'unanimità.

"Indi stabilimmo che il soggetto in questione non la vedrà giammai più!"

Ogni giorno è come il livello di un videogioco e la pesata settimanale del sabato mattina è il fottuto boss.
Quindi, se sei incline all'azzardo, hai maggiori probabilità di farcela.
Però non devi giocare, altrimenti non hai un cazzo da sublimare con la dieta.

EPILOGO DEL PIPPONE
Insomma, otto chili in otto settimane. Me ne mancano ancora 20 per arrivare a metà novembre al peso che mi sono prefisso, ossia 66 chili.
Dice: "Ma non è un po' poco per uno alto 1,74?".
Può essere. Infatti il mio obiettivo VERO è 72. Ne ho fissato uno più difficile per impegnarmi di più. Se poi arrivo davvero a 66, tanto di guadagnato.



E ora vado a prepararmi il mio pranzo. Una caponata di 200 grammi di melanzane, 200 di peperoni, 100 di pomodori, 20 grammi di olive e mezzo cucchiaio d'olio d'oliva (SEMPRE mezzo cucchiaio soltanto d'olio, qualsiasi cosa cucini) con contorno di insalata mista con finocchi.
Ah... ed è pure buona! :-D



mercoledì 4 giugno 2014

Non battere le palpebre!


Dice: "Ma ti sei accorto, sì, che è un anno che non scrivi niente su questo blog?".
Quello che dice, ovviamente, è Pinolo, il mio megalofelino.
"Sì, Ok, Pinolo. Innanzitutto non mi sembra che si sia lamentato nessuno, quindi..."
"Ma che c'entra? Da quando in qua i blog si scrivono per gli altri? I blog te li scrivi per te e, nel 99% dei casi, te li leggi da solo".
"A maggior ragione! Visto che è una cosa per ME, lo aggiorno quando stracazzaccio voglio io, no?".
"Vabbè, se ti metti a fare il sofista allora è inutile".
"Pinolo, sai benissimo che non voglio essere insultato con parole che non conosco!"
"Minus habens..."
"Ok, metà croccantini per una settimana".

A quel punto, Sua Rotondità allarga le pupille come Padre Justin di Carnivàle, mi addenta una mano e se ne va producendo uno strano miagolio che assomiglia molto a "Malimortaccituadestofiodenamignotta".

Dice: "E chiccazzè Padre Justin?". Ecco, è questo bell'omino qui sopra.
 
OK, è passato un anno. E allora? Non è che sia cambiato molto nella mia vita.
Ho perso 8 chili, ho avuto alti e bassi lavorativi, ho preso un paio di meritatissimi due di picche... solite cose.

"Solite cose un paio di palle!"

Oggi è giornata.
Davanti a me c'è Omega. Voi vi chiederete: chi è Omega? È presto detto: Omega sono io. O meglio... sono il me del 2042, incattivito e incazzato per tutte le minchiate che avrò fatto fino ad allora. Ogni tanto torna a trovarmi per insultarmi e rimproverarmi di avergli rovinato la vita.

"Ciao, Omo".
"Non chiamarmi così, stronzetto".
"Veramente preferirei non chiamarti e basta. Allora, che vuoi?"
"Intanto vorrei una pensione, coglionazzo di un coglionazzo. Bello fare il freelance, eh? Peccato che arrivato a 70 anni non hai più gli occhi buoni..."
"...e il cervello...", penso io.
"Guarda che lo so cos'hai pensato, grancazzone! E per colpa della tua mancanza di previdenza e lugniri... murigni... cuzzenbazz..."
"Lungimiranza?"
"Sì, quella. Insomma, per colpa tua io sono costretto a vivere della generosità degli altri. E no: sai benissimo che non posso darti nessun dettaglio".
"Senti, non è proprio il momento. Devo tradurre un film horror della minchia e..."
"Te lo dico io qual è un film horror! Essere costretto a chiedere a Lapinella e Francesco di dormire sul loro divano!"
"Sei sicuro di essere il MIO futuro e non quello di Salvo?"

Salvo Agente è un amico comune. Fra le altre cose, è un genio. Ma di quelli veri. Non come succede ora, che basta che fai un gioco di parole della minchia e ti tirano i "genio" appresso. Credetemi, parlo per esperienza personale. Comunque, un giorno ve ne parlerò. Per ora vi anticipo solo che, fra le sue tante caratteristiche, c'è anche quella di farsi un tour delle case dormendo un po' qua e un po' là. In cambio, prepara dei pasti esagerati. La leggenda dice che si materializzi direttamente sugli zerbini, già con il dito sul campanello, e che non abbia dormito nello stesso posto per più di 3 giorni consecutivi dal novembre del 2008.

"Allora, 42 anni buttati al vento, sappi che se fossi il futuro di Salvo, non avrei tutti i problemi che ho!"
Quindi gli è andata bene, nella vita. So' contento, se lo merita.

"Senti, Omo, mi dici stavolta che vuoi?"
"Devi scrivere sul blog".
"E no, però! Ti ci metti anche tu?"
"È importantissimo!"
"Ma perché?"
"Non te lo posso dire"
"Omo?"
"Sì"
"Vaffanculo"
"Non fare il coglione. La tua... la nostra vita può cambiare se pubblichi un aggiornamento del blog il 4 giugno alle 12:28 in punto".
"Certo, come no..."
"Sul serio! Non posso entrare nei dettagli, ma questo post rivoluzionerà tutto"
"E cosa devo scrivere?"
"Non lo so. Nel mio futuro non l'hai scritto, quindi..."
"Quindi come cazzo fai a sapere che cambierà tutto?"
"La gente pensa che il tempo sia una mera progressione di cause ed effetti. Ma in realtà, da un punto di vista non lineare e non soggettivo, è piu' una grossa palla di traballante e traballosa... roba... temporaleggiante".
"Questa l'ho già sentita..."
"Insomma, SCRIVI!"
"Ma non ho niente da scrivere!"
"Non importa. Stronzo. Fanculo. Addio!"
E se ne va, con un rumore di chiave che struscia sulle corde di un pianoforte.

So' tutti buoni... anzi, so' tutto buono a dire "Scrivi".
Mi metto davanti al computer... niente. 
Esco in terrazza... niente.
Mentre sono lì che mi dispero, rientra Pinolo.
Mi guarda con l'espressione di chi ordina "CIBO!"
"Va bene. Ora ti do da mangiare"
"Non voglio da mangiare"
Oh, questa è nuova...
"E allora che vuoi?"
Dice: "Ma ti sei accorto, sì, che è un anno che non scrivi niente su questo blog?".

Una grossa palla di traballante e traballosa... roba... temporaleggiante.