Dice: "Ma ti sei accorto, sì, che è un anno che non scrivi niente su questo blog?".
Quello che dice, ovviamente, è Pinolo, il mio megalofelino.
"Sì, Ok, Pinolo. Innanzitutto non mi sembra che si sia lamentato nessuno, quindi..."
"Ma che c'entra? Da quando in qua i blog si scrivono per gli altri? I blog te li scrivi per te e, nel 99% dei casi, te li leggi da solo".
"A maggior ragione! Visto che è una cosa per ME, lo aggiorno quando stracazzaccio voglio io, no?".
"Vabbè, se ti metti a fare il sofista allora è inutile".
"Pinolo, sai benissimo che non voglio essere insultato con parole che non conosco!"
"Minus habens..."
"Ok, metà croccantini per una settimana".
A quel punto, Sua Rotondità allarga le pupille come Padre Justin di Carnivàle, mi addenta una mano e se ne va producendo uno strano miagolio che assomiglia molto a "Malimortaccituadestofiodenamignotta".
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Dice: "E chiccazzè Padre Justin?". Ecco, è questo bell'omino qui sopra. |
OK, è passato un anno. E allora? Non è che sia cambiato molto nella mia vita.
Ho perso 8 chili, ho avuto alti e bassi lavorativi, ho preso un paio di meritatissimi due di picche... solite cose.
"Solite cose un paio di palle!"
Oggi è giornata.
Davanti a me c'è Omega. Voi vi chiederete: chi è Omega? È presto detto: Omega sono io. O meglio... sono il me del 2042, incattivito e incazzato per tutte le minchiate che avrò fatto fino ad allora. Ogni tanto torna a trovarmi per insultarmi e rimproverarmi di avergli rovinato la vita.
"Ciao, Omo".
"Non chiamarmi così, stronzetto".
"Veramente preferirei non chiamarti e basta. Allora, che vuoi?"
"Intanto vorrei una pensione, coglionazzo di un coglionazzo. Bello fare il freelance, eh? Peccato che arrivato a 70 anni non hai più gli occhi buoni..."
"...e il cervello...", penso io.
"Guarda che lo so cos'hai pensato, grancazzone! E per colpa della tua mancanza di previdenza e lugniri... murigni... cuzzenbazz..."
"Lungimiranza?"
"Sì, quella. Insomma, per colpa tua io sono costretto a vivere della generosità degli altri. E no: sai benissimo che non posso darti nessun dettaglio".
"Senti, non è proprio il momento. Devo tradurre un film horror della minchia e..."
"Te lo dico io qual è un film horror! Essere costretto a chiedere a Lapinella e Francesco di dormire sul loro divano!"
"Sei sicuro di essere il MIO futuro e non quello di Salvo?"
Salvo Agente è un amico comune. Fra le altre cose, è un genio. Ma di quelli veri. Non come succede ora, che basta che fai un gioco di parole della minchia e ti tirano i "genio" appresso. Credetemi, parlo per esperienza personale. Comunque, un giorno ve ne parlerò. Per ora vi anticipo solo che, fra le sue tante caratteristiche, c'è anche quella di farsi un tour delle case dormendo un po' qua e un po' là. In cambio, prepara dei pasti esagerati. La leggenda dice che si materializzi direttamente sugli zerbini, già con il dito sul campanello, e che non abbia dormito nello stesso posto per più di 3 giorni consecutivi dal novembre del 2008.
"Allora, 42 anni buttati al vento, sappi che se fossi il futuro di Salvo, non avrei tutti i problemi che ho!"
Quindi gli è andata bene, nella vita. So' contento, se lo merita.
"Senti, Omo, mi dici stavolta che vuoi?"
"Devi scrivere sul blog".
"E no, però! Ti ci metti anche tu?"
"È importantissimo!"
"Ma perché?"
"Non te lo posso dire"
"Omo?"
"Sì"
"Vaffanculo"
"Non fare il coglione. La tua... la nostra vita può cambiare se pubblichi un aggiornamento del blog il 4 giugno alle 12:28 in punto".
"Certo, come no..."
"Sul serio! Non posso entrare nei dettagli, ma questo post rivoluzionerà tutto"
"E cosa devo scrivere?"
"Non lo so. Nel mio futuro non l'hai scritto, quindi..."
"Quindi come cazzo fai a sapere che cambierà tutto?"
"La gente pensa che il tempo sia una mera progressione di cause ed effetti. Ma in realtà, da un punto di vista non lineare e non soggettivo, è piu' una grossa palla di traballante e traballosa... roba... temporaleggiante".
"Questa l'ho già sentita..."
"Insomma, SCRIVI!"
"Ma non ho niente da scrivere!"
"Non importa. Stronzo. Fanculo. Addio!"
E se ne va, con un rumore di chiave che struscia sulle corde di un pianoforte.
So' tutti buoni... anzi, so' tutto buono a dire "Scrivi".
Mi metto davanti al computer... niente.
Esco in terrazza... niente.
Mentre sono lì che mi dispero, rientra Pinolo.
Mi guarda con l'espressione di chi ordina "CIBO!"
"Va bene. Ora ti do da mangiare"
"Non voglio da mangiare"
Oh, questa è nuova...
"E allora che vuoi?"
Dice: "Ma ti sei accorto, sì, che è un anno che non scrivi niente su questo blog?".
Una grossa palla di traballante e traballosa... roba... temporaleggiante.
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