IL PESTO QUASI QUASI
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Bravi, prendete il sole... non sapete cosa vi aspetta! |
Ingredienti (attenzione alle dosi!)
- Basilico (un bel po' di mazzetti a foglia PICCOLA)
- Aglio (a seconda di quanta vita sociale avete)
- Pecorino (senza malizia)
- Parmigiano (no, non ho detto Grana Padano!)
- Olio d'oliva (dopo vi dico quale)
- Pinoli ('na scafarea, una pioggia, un vivamaria di pinoli!)
- Due grani di sale grosso (facoltativi, ne parliamo dopo)
Preparazione
Allora, facciamo subito a capirsi: questo è un pesto QUASI QUASI. Ciò significa che è un pesto che si avvicina molto a come dovrebbe essere un pesto DOP genovese, ma con qualche piccola licenza perché non tutti possiamo imbarcarci in avventure alla Indiana Jones per recuperare la Sacra Foglia di Basilico dal culo di un golem. Ok?
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"Ah, ecco dove lo nascondevi!" |
Allora... in un mondo perfetto, ora vi direi di prendere il vostro mortaio DI MARMO con il pestello DI LEGNO. Ma in un mondo perfetto, la ragazza che mi piace tanto non starebbe per sposarsi. Quindi direi che dobbiamo tutti rassegnarci all'idea che la vita con alcuni di noi è ingiusta e spietata e tirare fuori dal freezer il cestello e la lama del frullatore.
Avevo detto che era "quasi quasi", no? Ecco, il quasi è praticamente tutto qui.
Un aneddoto: una volta ho fatto un pesto davvero buono.
Ho detto che era un aneddoto, non che fosse un BELL'aneddoto.
Volete sapere perché il mortaio di marmo ma il pestello di legno? E quanti cazzi, però... D'accordo: il mortaio di marmo perché non assorbe e il pestello di legno perché strappa le foglie. Mo' vi è cambiata la vita? Ecco, appunto. Non fatemi perdere altro tempo.
Demoralizzato piuttosto e anzichenò, mi rendo conto che nessuno a questo punto si è chiesto "tirare fuori dal freezer il cestello e la lama del frullatore?!?". Sono queste cose che mi fanno perdere fiducia nell'umanità.
Sì, dal freezer. Perché, usando il frullatore, rischiate di "cuocere" il pesto mentre lo preparate. Cosa da non fare ASSOLUTAMENTE, pena ritrovarvi al posto del pesto (Ah! Ah! Ah! Che gustoso giUoco di parole!) il golgotano del film Dogma.
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"Nato né da uomo né da donna!" |
Tenendo quindici minuti cestello e lama nel freezer, prima di iniziare a preparare il pesto, il rischio di "cottura" diminuisce.
ATTENZIONE, NON SPARISCE... DIMINUISCE!
ATTENZIONE, NON SPARISCE... DIMINUISCE!
Tutto dipende da quanto ci andate pesanti con la manina sull'interruttore, razza di trogloditi! Ma ne parleremo poi.
Ora buttate via i due grani di sale grosso.
Ah, lo stupore ebete sui vostri volti... Ma secondo voi, a che servivano DUE GRANI di sale grosso? A SALARE, forse? Certo che no! Servono solo nel caso del mortaio di cui sopra, per strappare meglio le foglie di basilico. Ma voi il mortaio non ce l'avete, perché altrimenti io ora non sarei qui a scrivervi ma sarei sul sedile posteriore di un autobus con la tipa accanto e Simon & Garfunkel in sottofondo mentre scorrono i titoli di coda. Quindi, buttate quel cazzo di sale. Dietro le spalle, negli occhi di vostro nonno, nel culo del cane, dove volete! Tanto non vi porterà fortuna né sfortuna. Sul serio. Credetemi sulla parola. Vabbè, fate come vi pare. A me non cambia nulla.
Torniamo a noi. La procedura col mortaio ("Hello darkness my old friend... I've come to talk with you again...") prevede un ordine ben preciso nella lavorazione degli ingredienti. Quella con il frullatore, invece, prende la denominazione tecnica di procedura "a cazzaccio".
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Così come formulata dall'esimio Professor Zirio Mbriachella, del Massachussettessrtetsss Institute of Technology. |
Pelate l'aglio, togliete l'anima (come se servisse DAVVERO a qualcosa), tagliatelo in quattro e mettetelo nel cestello.
Oh, a me l'aglio piace nel pesto. Io ci metto due spicchi grossi, di quello rosso. Tanto non è che... ecco, esatto, avete capito ("This is the sound... of silence...").
Già che ci siete, buttateci dentro pure i pinoli e iniziate a frullare.
PIANO, PEDDIO!!! Non potete girare la manopola a "rotazione massima" e andarvi a fumare una sigaretta! Sennò, freezer o non freezer, il pesto si "cuoce" e so' biastime.
PIANO, PEDDIO!!! Non potete girare la manopola a "rotazione massima" e andarvi a fumare una sigaretta! Sennò, freezer o non freezer, il pesto si "cuoce" e so' biastime.
Dovete andare a piccole frullate intermittenti. Ecco, così. Una frullata... e una rilassata. Una frullata... e una rilassata.
Ora potete aggiungere il parmigiano e il pecorino. Io vi consiglio un misto di una parte di pecorino romano (più salato) e due di pecorino sardo (più dolce), poi in finale sono cazzi vostri.
E così, avete formato una simpatica palletta gommosa.
Date da mangiare al gatto, che altrimenti non vi farà andare avanti.
Voltatevi
verso il tavolo e maledicete il gatto che, mentre gli stavate
riempiendo la ciotola, ha deciso di spararsi un'overdose di pecorino DOP da
12 sbleuri al chilo al grido di "Libertè, pour la Madonne!".
Inserite il basilico nel cestello, ignorando le sue invettive che giungeranno copiose e truculente.
ALT!!!
Com'è
quel basilico? Eh? Fate vedere un po'? Lo sapevo... a foglia larga. E
io che ho scritto? Mi frega cazzo che "alla Coop questo c'era!".
Cosa sento? Cosa odo? "Ma che differenza c'è"? C'è una differenza ENORME.
Non voglio fare l'integralista (quello del culo del golem, per capirci), ma il basilico a foglia larga non va per niente bene.
Prima di tutto, ha un vago sapore di menta. A 'sto punto, frullate pure il dentifricio no?
Seconda cosa, dentro ha poco "succo" ed è quello che conta.
Ci
vuole il basilico a foglia piccola, che è ancora un concentrato d'amore
verde. Meglio ancora se su ogni rametto ci sono al massimo tre-quattro
foglioline.
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Tanto per capirci, questo. |
Quindi, mettete quella minchia di basilico A FOGLIA CORTA nel cestello e riprendete a frullare A INTERMITTENZA, aggiungendo l'olio a filo un po' per volta.
Quando avrete ottenuto quella che, con classe ed eleganza, potremo chiamare "la sciolta di Hulk", il pesto è pronto.
Aspettate qualche minuto, mettetelo in un bel barattolo, coprite con olio d'oliva e... OH, L'OLIO D'OLIVA!
Vi avevo detto che avrei dovuto parlarvene. Ma se non mi ricordo io le cose, voi non mi dite niente?
La ricetta originale prevede olio d'oliva NON extravergine, perché ha un sapore meno forte.
Io però l'oliommerda che ci rifilano quando non è extravergine non lo uso nemmeno per i cardini che cigolano, quindi vi consiglio un extravergine dal gusto delicato.
Dicevo... coprite il pesto con l'olio, chiudete il barattolo e mettetelo pure in frigo. Una notte a rimuginare sui suoi peccati di gioventù farà in modo che l'aglio prenda coscienza del suo potere satanico e dia al tutto quella punta di piccante che plaude il vizio e la virtù deride.
Invitate gli amici a cena e, all'inevitabile domanda: "Buono! Cos'è, Tigullio?", tirate fuori il coltellaccio che tenevate sotto il tavolo per le occasioni come questa e fate una strage tipo Dexter.
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"Scusa, hai detto Tigullio?" |
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