Basta lamentarsi di tutto! La vita è quella che è, rassegnatevi. È inutile googlare tutto il giorno "Consigli per vivere più a lungo" o "Come avere una vita piena e soddisfacente". L'unica solutzione è cercare in tutti i modi di affrettare il più possibile la vostra dipartita. Per venire incontro a quest'esigenza dell'essere umano moderno, mi sono permesso di stilare un decalogo che spero tornerà utile a tutti voi.
Quindi ecco i miei...
10 CONSIGLI PER VIVERE MENO (E PEGGIO)
1) Bevete molto. Siate sempre ubriachi. Che senso ha una bella serata, se poi potete ricordarverla? Gettate nell'oblio ogni minuto della vostra vita, vi sembrerà di arrivare più velocemente al traguardo. E se non vi basta l'illusione, andateci giù pesante: sarà il fegato a fare il lavoro sporco.
2) Lavorate senza sosta. Convincetevi che è giusto non avere orari né giorni di riposo, essere sempre disponibili 24 ore su 24 senza essere nemmeno pagati in più per questo. Riempite le ore di cose di nessuna importanza, che vi vengono scaricate addosso con un'urgenza e una pressione come se da esse dipendessero le sorti del mondo. Vivete di briciole per arricchire chi non fa nulla. Alla fine, la valvola salterà, scenderete in strada nudi a uccidere passanti e la polizia vi abbatterà. Missione compiuta!
3) Tenete sempre il culo ben appoggiato a una superficie (sedia, divano, letto). Lasciate che tutte le energie defluiscano lentamente verso le chiappe, come sabbia di clessidra. Il deretano si farà sempre più pesante e dopo un po' non avrete nemmeno l'istinto di alzarlo. Il passo dal divano alla bara sarà a quel punto del tutto naturale e indolore.
4) Drogatevi. Drogatevi leggeri o pesanti, chimici o naturali, ma fatelo. Oltre agli stessi vantaggi di "compressione temporale" dell'alcol, per cui vedrete i giorni letteralmente volarvi davanti agli occhi, darete una mano alle migliaia e migliaia di lavoratori del settore della malavita organizzata. Che il vostro decesso abbia una funzione sociale nell'economia sommersa del nostro povero paese, tanto più che ora vogliono fare entrare questo settore nel calcolo del PIL!
5) Guidate, guidate, guidate! Anche se non dovete andare da nessuna parte. Ma veloce! Madre Natura è stata così gentile da approntare un albero o un guard rail per ognuno di noi, basta l'impegno!
6) Guardate molta TV. Molte serie televisive. Vivete per trasposizione. Mentre salverete il mondo, o vi farete due risate al pub con i vostri stereotipati amici, la vostra vita vera continuerà a passare senza che nemmeno ve ne accorgiate. Che senso ha una sola, mediocre esistenza, quando potete averne centinaia e tutte fantastiche?
7) Leggete tutto quello che trovate su Internet. E credete a tutto. Niente fa passare il tempo come starsene con il naso all'insù a guardare le emissioni degli aerei. Logorate il vostro povero cuore con gli scatti d'ira scaturiti da ogni nuova bufala sul NWO e il Gruppo Bilderberg! Un giorno, ne leggerete una così grossa che un bell'infarto vi stroncherà.
8) Invidiate tutti. Perché non dovreste? Se qualcuno ce la fa al posto vostro, è sicuramente un raccomandato. O una mignotta. O una mignotta raccomandata. Ma non siate antiquati e omofobi: potrebbe anche essere un mignotto raccomandato. Per quale altro motivo dovrebbe essere stato preferito a voi? Rodetevi nel rancore, attendendo il momento in cui il Tristo Mietitore sceglierà proprio VOI, finalmente!
9) Mangiate merda. Per quanto possa sembrare un controsenso, il cibo spazzatura non defluisce più facilmente dalla bocca all'ano, bensì affatica enormemente il vostro apparato digerente (che già, se state seguendo i miei consigli, sarà bello stremato dall'alcol). Chiedete a qualcuno di accompagnarvi al supermercato e di apparecchiarvi un cazzotto potentissimo sulla nuca, se farete anche solo il cenno di guardare un ortaggio. Almeno una volta ogni 3 giorni, comprate solo quello che vedete vicino alle casse.
10) Ascoltate Alessandra Amoroso, Emma Marrone, Marco Carta e compagnia cantante. Però tanto. Tutti i santi giorni, tutto il santo giorno (e se avete beccato questa citazione NON siete sulla buona strada). Prima o poi, quell'ultimo minuscolo residuo di buongusto che vi è rimasto vi spingerà a farla finita. Oppure vi farà fuori il vicino di casa, che ora va di moda.
Bene, questo è quanto. Spero di esservi stato utile. E ricordate che andiamo incontro alla sovrappopolazione: se non siete parte della soluzione, siete parte del problema.
Il mondo è quadrato e saltella con noi!
mercoledì 9 luglio 2014
sabato 7 giugno 2014
Se bello vuoi apparire... come un porco devi soffrire!
PREMESSA
Perché a un certo punto uno si guarda e dice: "Eccheccazzo ecche'!".E decide che è il momento di mettersi a dieta.
E lo fa davvero.
FACCIAMO UN PASTO INDIETRO
Un bel dì d'aprile, cercando di specchiarmi e trovando dall'altra parte del vetro il Signor Creosoto de "Il senso della vita" dei Monty Python, decido che la coabitazione con il simpatico omaccione è destinata a terminare. Per cui saluto il buontempone, gli offro una mentina in segno d'amicizia, e inizio la mia dieta da 1500 calorie al giorno.![]() | ||
"Non la voglio la tua cazzo di mentina!" |
I RISULTATI
In otto settimane, ho perso 8 chili. Un bambino di un mesetto. Un simpatico virgulto diarreoso e rigurgitante, che passa la notte a urlare come un Erinnni. Eliminato. Puff! Via!![]() |
Sfido chiunque a trovare un'immagine che rappresenti meglio il concetto. |
LE CINQUE COSE CHE NESSUNO TI DICE SU UNA DIETA CHE FUNZIONA (SVEGLIAAAA!!!!1!!!)
1) Dimenticati le dormite di 7 ore ininterrotte.
Ah, i bei vecchi tempi. Le dormitone continue, in cui l'unico disturbo era dato da Pinolo che mi si schiacciava contro un fianco impendendomi di girarmi...
Per una dieta che funzioni, bisogna bere almeno 1.5 litri d'acqua oligominerale al giorno.
Questo si traduce in un rapporto bagno/vescica da romanzo ottocentesco. Fra i due si sviluppa una vera e propria passione, che li spinge a frequentarsi sempre di più... e soprattutto DI NOTTE.
Io, che in passato andavo a fare pipì due volte al giorno, mi ritrovo COSTANTEMENTE a fare avanti e indietro dalla toilette. Fortunatamente, sono riuscito a sviluppare una tecnica per cui mi alzo, faccio quello che devo fare, mi lavo le mani e torno a letto senza svegliarmi. A volte ci infilo dentro anche due passi di danza, la preparazione di dodici biscotti e l'elaborazione di nuove teorie sull'origine dei buchi neri.
2) La dieta NON basta.
No. Scordatelo. Puoi digiunare quanto vuoi. Perderai solo massa magra. E se ti stai chiedendo: "E' un male?", vuol dire che il peso è l'ultimo dei tuoi problemi. E togliti quel cono gelato dalla fronte!
Praticamente, gli scienziati dell'alimentazione hanno stabilito che una dieta, per essere efficace, dev'essere abbinata a un fattore MIC significativo.
E sì, MIC sta per Muovi Il Culo.
Purtroppo, la magica pasticca Adipose che scioglie il grasso e lo trasforma in un simpatico pupazzetto per ora esiste ancora solo in un episodio di Doctor Who.
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Non sarebbe meraviglioso? Certo, poi questi ti uccidevano, ma "se bello vuoi apparire..." |
- Addominali e flessioni alla mattina
- Passeggiata di 40-50 minuti prima di pranzo
- Cyclette e pesi la sera
Rassegnati. Se vuoi dimagrire, devi mangiare bene. E per mangiare bene ci vuole TEMPO.
Solevi (eh? che t'ho buttato là... "Solevi" addirittura) preparare pranzo e cena in 20 minuti? SCORDATELO.
Melanzane, peperoni, ma soprattutto cime di rapa e carciofi richiedono una quantità di tempo per pulizia e preparazione che potremmo solo definire "un troccolo".
Dice: "E quant'è un troccolo?".
Circa un fottio e mezzo.
Ormai i miei pasti non durano mai meno di un'ora fra preparazione e consumo.
4) Le Madonne, simpatiche compagne di viaggio.
"OK, questa era prevedibile", starai dicendo. "Dieta = fame = mamma di Gesù".
Sì e no.
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Comunque, se posso scegliere, per me la "Madonna" di Munch, grazie. |
In realtà, la fame dopo un paio di settimane passa.
Le Immacolate Concezioni vere e proprie appaiono in tutto il loro fulgore in due momenti particolari: quando fai la spesa e quando dai un'occhiata al lavandino dopo aver mangiato.
Partiamo dalla spesa. Quando la tua dieta prevede carciofi a giugno, e PRETENDE che mangi carciofi a giugno, è difficile non rivolgersi alla Santissima affinché ti indichi in quale STRACAZZO di fruttivendolo di MERDA puoi trovare un FOTTUTO carciofo mezzo marcio. A GIUGNO.
Inoltre: dieta = verdure. E verdure = sudatissime e scarse valute correnti europee (d'ora in avanti chiamate "eurche" o "sbleuri") che abbandonano le tue tasche per mai più farvi ritorno.
Se poi, come me da 17 anni, hai adottato la dieta vegetariana... è meglio se ti cerchi un doppio lavoro.
Le seconde Marie ti vengono quando ti accorgi che, dopo ogni pasto, hai una montagna di padelle, pentole e posate da lavare che nemmeno in una puntata di Hell's Kitchen.
Perché la dieta che funziona richiede varietà (Dukan... ma vaffanculo, va!) e la varietà richiede il lavoro di pignatta.
5) La mentalità vincente del giocatore d'azzardo contro quella perdente del lavoratore.
Ebbene sì. Non solo i giocatori vivono come la cicala della famosa favola di Esopo, mentre i lavoratori sono la formica, ma hanno anche maggiori probabilità di riuscire in una dieta!
Ma già vedo apparirti sul volto la tipica espressione perplessa del "Maccheccazzostaiaddi'?!?", quindi passo alla spiegazione.
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E se credi che l'espressione perplessa ti dia un'aria più intelligente... Ehm, ecco... |
La mentalità del lavoratore (inde)fesso è quella per cui il momento del pasto è quello in cui si stacca dal lavoro.
Prima di iniziare la dieta, io praticamente non pranzavo. Poi, la sera, il momento della cena segnava la fine del lavoro e l'inizio del momento di svago (chi mi conosce, sa che questo significa solo una cosa: SERIE TV!!!).
Quindi mi "premiavo" per la dura giornata di lavoro arrivando anche a... Ok, mi vergogno anche a scriverlo... a 250 grammi di pasta. E basta. Anche perché dopo due etti e mezzo di pasta, che cazzo vuoi mangiare?
Il cibo come gratificazione, insomma.
Ora, con i miei 3 pasti e 3 spuntini disseminati nel corso della giornata, il cibo è entrato a far parte della routine e non è più uno spartiacque. E questo fa molto.
Ma ancora di più aiuta essere uno che reprime il giocatore d'azzardo che è in sé.
Anni fa, decisi di smetterla di giocare a poker. Tranne pochissime eccezioni (ma parliamo di 3 in 20 anni) non l'ho più fatto.
Precisiamo: il poker VERO, non quella cazzata del Texas Hold'Em. Ma non è questo il punto.
Da allora, tutte le volte che ho rinunciato a qualcosa, è subentrato il mio carattere da giocatore. È diventata una sfida.
Così ho smesso di fumare da un giorno all'altro (la prima volta per 9 anni e ora sono 4). Così ho smesso di bere. Così sono diventato vegetariano. Sempre da un momento all'altro.
Non dico di aver smesso di trombare solo perché non è stata una mia decisione, ma una precisa scelta del genere femminile, raggiunta in sede plenaria e all'unanimità.
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"Indi stabilimmo che il soggetto in questione non la vedrà giammai più!" |
Ogni giorno è come il livello di un videogioco e la pesata settimanale del sabato mattina è il fottuto boss.
Quindi, se sei incline all'azzardo, hai maggiori probabilità di farcela.
Però non devi giocare, altrimenti non hai un cazzo da sublimare con la dieta.
EPILOGO DEL PIPPONE
Insomma, otto chili in otto settimane. Me ne mancano ancora 20 per arrivare a metà novembre al peso che mi sono prefisso, ossia 66 chili.
Dice: "Ma non è un po' poco per uno alto 1,74?".
Può essere. Infatti il mio obiettivo VERO è 72. Ne ho fissato uno più difficile per impegnarmi di più. Se poi arrivo davvero a 66, tanto di guadagnato.
E ora vado a prepararmi il mio pranzo. Una caponata di 200 grammi di melanzane, 200 di peperoni, 100 di pomodori, 20 grammi di olive e mezzo cucchiaio d'olio d'oliva (SEMPRE mezzo cucchiaio soltanto d'olio, qualsiasi cosa cucini) con contorno di insalata mista con finocchi.
Ah... ed è pure buona! :-D
mercoledì 4 giugno 2014
Non battere le palpebre!
Dice: "Ma ti sei accorto, sì, che è un anno che non scrivi niente su questo blog?".
Quello che dice, ovviamente, è Pinolo, il mio megalofelino.
"Sì, Ok, Pinolo. Innanzitutto non mi sembra che si sia lamentato nessuno, quindi..."
"Ma che c'entra? Da quando in qua i blog si scrivono per gli altri? I blog te li scrivi per te e, nel 99% dei casi, te li leggi da solo".
"A maggior ragione! Visto che è una cosa per ME, lo aggiorno quando stracazzaccio voglio io, no?".
"Vabbè, se ti metti a fare il sofista allora è inutile".
"Pinolo, sai benissimo che non voglio essere insultato con parole che non conosco!"
"Minus habens..."
"Ok, metà croccantini per una settimana".
A quel punto, Sua Rotondità allarga le pupille come Padre Justin di Carnivàle, mi addenta una mano e se ne va producendo uno strano miagolio che assomiglia molto a "Malimortaccituadestofiodenamignotta".
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Dice: "E chiccazzè Padre Justin?". Ecco, è questo bell'omino qui sopra. |
OK, è passato un anno. E allora? Non è che sia cambiato molto nella mia vita.
Ho perso 8 chili, ho avuto alti e bassi lavorativi, ho preso un paio di meritatissimi due di picche... solite cose.
"Solite cose un paio di palle!"
Oggi è giornata.
Davanti a me c'è Omega. Voi vi chiederete: chi è Omega? È presto detto: Omega sono io. O meglio... sono il me del 2042, incattivito e incazzato per tutte le minchiate che avrò fatto fino ad allora. Ogni tanto torna a trovarmi per insultarmi e rimproverarmi di avergli rovinato la vita.
"Ciao, Omo".
"Non chiamarmi così, stronzetto".
"Veramente preferirei non chiamarti e basta. Allora, che vuoi?"
"Intanto vorrei una pensione, coglionazzo di un coglionazzo. Bello fare il freelance, eh? Peccato che arrivato a 70 anni non hai più gli occhi buoni..."
"...e il cervello...", penso io.
"Guarda che lo so cos'hai pensato, grancazzone! E per colpa della tua mancanza di previdenza e lugniri... murigni... cuzzenbazz..."
"Lungimiranza?"
"Sì, quella. Insomma, per colpa tua io sono costretto a vivere della generosità degli altri. E no: sai benissimo che non posso darti nessun dettaglio".
"Senti, non è proprio il momento. Devo tradurre un film horror della minchia e..."
"Te lo dico io qual è un film horror! Essere costretto a chiedere a Lapinella e Francesco di dormire sul loro divano!"
"Sei sicuro di essere il MIO futuro e non quello di Salvo?"
Salvo Agente è un amico comune. Fra le altre cose, è un genio. Ma di quelli veri. Non come succede ora, che basta che fai un gioco di parole della minchia e ti tirano i "genio" appresso. Credetemi, parlo per esperienza personale. Comunque, un giorno ve ne parlerò. Per ora vi anticipo solo che, fra le sue tante caratteristiche, c'è anche quella di farsi un tour delle case dormendo un po' qua e un po' là. In cambio, prepara dei pasti esagerati. La leggenda dice che si materializzi direttamente sugli zerbini, già con il dito sul campanello, e che non abbia dormito nello stesso posto per più di 3 giorni consecutivi dal novembre del 2008.
"Allora, 42 anni buttati al vento, sappi che se fossi il futuro di Salvo, non avrei tutti i problemi che ho!"
Quindi gli è andata bene, nella vita. So' contento, se lo merita.
"Senti, Omo, mi dici stavolta che vuoi?"
"Devi scrivere sul blog".
"E no, però! Ti ci metti anche tu?"
"È importantissimo!"
"Ma perché?"
"Non te lo posso dire"
"Omo?"
"Sì"
"Vaffanculo"
"Non fare il coglione. La tua... la nostra vita può cambiare se pubblichi un aggiornamento del blog il 4 giugno alle 12:28 in punto".
"Certo, come no..."
"Sul serio! Non posso entrare nei dettagli, ma questo post rivoluzionerà tutto"
"E cosa devo scrivere?"
"Non lo so. Nel mio futuro non l'hai scritto, quindi..."
"Quindi come cazzo fai a sapere che cambierà tutto?"
"La gente pensa che il tempo sia una mera progressione di cause ed effetti. Ma in realtà, da un punto di vista non lineare e non soggettivo, è piu' una grossa palla di traballante e traballosa... roba... temporaleggiante".
"Questa l'ho già sentita..."
"Insomma, SCRIVI!"
"Ma non ho niente da scrivere!"
"Non importa. Stronzo. Fanculo. Addio!"
E se ne va, con un rumore di chiave che struscia sulle corde di un pianoforte.
So' tutti buoni... anzi, so' tutto buono a dire "Scrivi".
Mi metto davanti al computer... niente.
Esco in terrazza... niente.
Mentre sono lì che mi dispero, rientra Pinolo.
Mi guarda con l'espressione di chi ordina "CIBO!"
"Va bene. Ora ti do da mangiare"
"Non voglio da mangiare"
Oh, questa è nuova...
"E allora che vuoi?"
Dice: "Ma ti sei accorto, sì, che è un anno che non scrivi niente su questo blog?".
Una grossa palla di traballante e traballosa... roba... temporaleggiante.
martedì 4 giugno 2013
Ricetta: Il pesto quasi quasi
Al grido di "Chef Cannavacciuolo? E famme 'na pizza a du' mani!", torna la rubrica di cucina che tanto amate. Vero che l'amate? Niente, mai una gioia... che gente!
Preparazione
IL PESTO QUASI QUASI
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Bravi, prendete il sole... non sapete cosa vi aspetta! |
Ingredienti (attenzione alle dosi!)
- Basilico (un bel po' di mazzetti a foglia PICCOLA)
- Aglio (a seconda di quanta vita sociale avete)
- Pecorino (senza malizia)
- Parmigiano (no, non ho detto Grana Padano!)
- Olio d'oliva (dopo vi dico quale)
- Pinoli ('na scafarea, una pioggia, un vivamaria di pinoli!)
- Due grani di sale grosso (facoltativi, ne parliamo dopo)
Preparazione
Allora, facciamo subito a capirsi: questo è un pesto QUASI QUASI. Ciò significa che è un pesto che si avvicina molto a come dovrebbe essere un pesto DOP genovese, ma con qualche piccola licenza perché non tutti possiamo imbarcarci in avventure alla Indiana Jones per recuperare la Sacra Foglia di Basilico dal culo di un golem. Ok?
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"Ah, ecco dove lo nascondevi!" |
Allora... in un mondo perfetto, ora vi direi di prendere il vostro mortaio DI MARMO con il pestello DI LEGNO. Ma in un mondo perfetto, la ragazza che mi piace tanto non starebbe per sposarsi. Quindi direi che dobbiamo tutti rassegnarci all'idea che la vita con alcuni di noi è ingiusta e spietata e tirare fuori dal freezer il cestello e la lama del frullatore.
Avevo detto che era "quasi quasi", no? Ecco, il quasi è praticamente tutto qui.
Un aneddoto: una volta ho fatto un pesto davvero buono.
Ho detto che era un aneddoto, non che fosse un BELL'aneddoto.
Volete sapere perché il mortaio di marmo ma il pestello di legno? E quanti cazzi, però... D'accordo: il mortaio di marmo perché non assorbe e il pestello di legno perché strappa le foglie. Mo' vi è cambiata la vita? Ecco, appunto. Non fatemi perdere altro tempo.
Demoralizzato piuttosto e anzichenò, mi rendo conto che nessuno a questo punto si è chiesto "tirare fuori dal freezer il cestello e la lama del frullatore?!?". Sono queste cose che mi fanno perdere fiducia nell'umanità.
Sì, dal freezer. Perché, usando il frullatore, rischiate di "cuocere" il pesto mentre lo preparate. Cosa da non fare ASSOLUTAMENTE, pena ritrovarvi al posto del pesto (Ah! Ah! Ah! Che gustoso giUoco di parole!) il golgotano del film Dogma.
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"Nato né da uomo né da donna!" |
Tenendo quindici minuti cestello e lama nel freezer, prima di iniziare a preparare il pesto, il rischio di "cottura" diminuisce.
ATTENZIONE, NON SPARISCE... DIMINUISCE!
ATTENZIONE, NON SPARISCE... DIMINUISCE!
Tutto dipende da quanto ci andate pesanti con la manina sull'interruttore, razza di trogloditi! Ma ne parleremo poi.
Ora buttate via i due grani di sale grosso.
Ah, lo stupore ebete sui vostri volti... Ma secondo voi, a che servivano DUE GRANI di sale grosso? A SALARE, forse? Certo che no! Servono solo nel caso del mortaio di cui sopra, per strappare meglio le foglie di basilico. Ma voi il mortaio non ce l'avete, perché altrimenti io ora non sarei qui a scrivervi ma sarei sul sedile posteriore di un autobus con la tipa accanto e Simon & Garfunkel in sottofondo mentre scorrono i titoli di coda. Quindi, buttate quel cazzo di sale. Dietro le spalle, negli occhi di vostro nonno, nel culo del cane, dove volete! Tanto non vi porterà fortuna né sfortuna. Sul serio. Credetemi sulla parola. Vabbè, fate come vi pare. A me non cambia nulla.
Torniamo a noi. La procedura col mortaio ("Hello darkness my old friend... I've come to talk with you again...") prevede un ordine ben preciso nella lavorazione degli ingredienti. Quella con il frullatore, invece, prende la denominazione tecnica di procedura "a cazzaccio".
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Così come formulata dall'esimio Professor Zirio Mbriachella, del Massachussettessrtetsss Institute of Technology. |
Pelate l'aglio, togliete l'anima (come se servisse DAVVERO a qualcosa), tagliatelo in quattro e mettetelo nel cestello.
Oh, a me l'aglio piace nel pesto. Io ci metto due spicchi grossi, di quello rosso. Tanto non è che... ecco, esatto, avete capito ("This is the sound... of silence...").
Già che ci siete, buttateci dentro pure i pinoli e iniziate a frullare.
PIANO, PEDDIO!!! Non potete girare la manopola a "rotazione massima" e andarvi a fumare una sigaretta! Sennò, freezer o non freezer, il pesto si "cuoce" e so' biastime.
PIANO, PEDDIO!!! Non potete girare la manopola a "rotazione massima" e andarvi a fumare una sigaretta! Sennò, freezer o non freezer, il pesto si "cuoce" e so' biastime.
Dovete andare a piccole frullate intermittenti. Ecco, così. Una frullata... e una rilassata. Una frullata... e una rilassata.
Ora potete aggiungere il parmigiano e il pecorino. Io vi consiglio un misto di una parte di pecorino romano (più salato) e due di pecorino sardo (più dolce), poi in finale sono cazzi vostri.
E così, avete formato una simpatica palletta gommosa.
Date da mangiare al gatto, che altrimenti non vi farà andare avanti.
Voltatevi
verso il tavolo e maledicete il gatto che, mentre gli stavate
riempiendo la ciotola, ha deciso di spararsi un'overdose di pecorino DOP da
12 sbleuri al chilo al grido di "Libertè, pour la Madonne!".
Inserite il basilico nel cestello, ignorando le sue invettive che giungeranno copiose e truculente.
ALT!!!
Com'è
quel basilico? Eh? Fate vedere un po'? Lo sapevo... a foglia larga. E
io che ho scritto? Mi frega cazzo che "alla Coop questo c'era!".
Cosa sento? Cosa odo? "Ma che differenza c'è"? C'è una differenza ENORME.
Non voglio fare l'integralista (quello del culo del golem, per capirci), ma il basilico a foglia larga non va per niente bene.
Prima di tutto, ha un vago sapore di menta. A 'sto punto, frullate pure il dentifricio no?
Seconda cosa, dentro ha poco "succo" ed è quello che conta.
Ci
vuole il basilico a foglia piccola, che è ancora un concentrato d'amore
verde. Meglio ancora se su ogni rametto ci sono al massimo tre-quattro
foglioline.
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Tanto per capirci, questo. |
Quindi, mettete quella minchia di basilico A FOGLIA CORTA nel cestello e riprendete a frullare A INTERMITTENZA, aggiungendo l'olio a filo un po' per volta.
Quando avrete ottenuto quella che, con classe ed eleganza, potremo chiamare "la sciolta di Hulk", il pesto è pronto.
Aspettate qualche minuto, mettetelo in un bel barattolo, coprite con olio d'oliva e... OH, L'OLIO D'OLIVA!
Vi avevo detto che avrei dovuto parlarvene. Ma se non mi ricordo io le cose, voi non mi dite niente?
La ricetta originale prevede olio d'oliva NON extravergine, perché ha un sapore meno forte.
Io però l'oliommerda che ci rifilano quando non è extravergine non lo uso nemmeno per i cardini che cigolano, quindi vi consiglio un extravergine dal gusto delicato.
Dicevo... coprite il pesto con l'olio, chiudete il barattolo e mettetelo pure in frigo. Una notte a rimuginare sui suoi peccati di gioventù farà in modo che l'aglio prenda coscienza del suo potere satanico e dia al tutto quella punta di piccante che plaude il vizio e la virtù deride.
Invitate gli amici a cena e, all'inevitabile domanda: "Buono! Cos'è, Tigullio?", tirate fuori il coltellaccio che tenevate sotto il tavolo per le occasioni come questa e fate una strage tipo Dexter.
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"Scusa, hai detto Tigullio?" |
martedì 23 ottobre 2012
Florilegio di pensierini
Nei miei primi tempi su Facebook, ero solito postare una frase ogni giorno prima di andare a letto.
Il giorno che ho iniziato a rompermi le palle io, ho pensato "Figuriamoci gli altri!" e ora i miei "Pensierini della buonanotte" sono molto più sporadici.
Ecco una raccolta di quelli che, secondo me, mi sono venuti meglio.
- Quando morirò, donerò tutti i miei organi.
Tranne l'Hammond. - Oggi ho fatto attraversare la strada a un'anziana.
Andasse a pisciare sul portone di qualcun altro, vecchia stronza.
- Non per vantarmi, ma a letto sono un fenomeno.
Riesco a dormire anche 16 ore di fila. - Se pensate che a letto le dimensioni non contino,
provate a dormire su un materasso lungo 40 cm.
- Trovo che la violenza contro altri esseri umani sia una cosa veramente stupida.
Voglio dire... allora a cosa servono i cani? - Non sono d'accordo con chi dice che Internet ci abbia cambiato la vita.
Io, per esempio, sono rimasto lo stronzo che ero prima. - Quando sono andato via di casa, i miei genitori hanno regalato la mia roba ai bambini poveri.
Che se ne faranno, di tutto quel porno... - Ieri notte ho fatto un incubo orribile: ho sognato che facevo l'amore con Natalie Portman.
Era il 2061. - Sono un tipo all'antica.
Le prostitute le pago in lire. - Sono favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere.
Con l'eroina faccio molti più soldi. - Ieri sono andato a far visita a mio nonno e sono felice di averlo trovato esattamente come dieci anni fa.
Morto. - Come si fa a credere a un Disegno Divino,
quando poi accendi la TV e ci trovi Carlo Conti? - Mio cugino e sua moglie hanno appena avuto un bambino.
Ho regalato loro due abbonamenti per il cinema e il teatro.
Non mi parlano più. - Ogni volta che vedo un film in 3D, rimango a bocca aperta.
D'ora in poi sarà meglio evitare quelli con Rocco Siffredi. - "Sii sempre te stesso!" sarà il consiglio giusto da dare a chi fa l'imitatore?
- Quando è morto Elvis, ho pianto.
Avevo 5 anni e mi ero pisciato addosso. - Alla mia ragazza piace fare l'amore nei modi più strani.
Per poi raccontarmelo. - Nella vita, la cosa più importante è avere delle certezze.
Almeno credo. - "Ne uccide più la gola che la spada"...
Può essere, ma che razza di alitosi devi avere?!? - Mi piace tutta la musica, senza eccezioni.
Per questo odio Biagio Antonacci. - M'illumino di merda.
- Un mio caro amico è uno di quei gay che cercano in tutti i modi di evitare gli stereotipi.
Tanto per cominciare, si scopa le modelle. - Sono convinto che in cielo ci sia chi osserva tutto e ci indica la via giusta da seguire.
Google Earth. - Mia cugina vuole arrivare vergine al matrimonio.
La vedo difficile: è sagittario. - Non sono d'accordo sulla santificazione a breve di padre Pio.
Sono convinto che prima andrebbero santificati padre Miao e padre Squit. - Oggi sono andato a fare compere. Finalmente avevo un po' di soldi da spendere e ho pensato: "La vita è bella!".
Poi però ho comprato "Johnny Stecchino". - Finalmente è ricominciato il campionato di calcio.
Adoro andare al cinema la domenica pomeriggio. - L'invenzione del cellulare mi ha semplificato enormemente le relazioni sociali.
Mi basta sentire la suoneria di qualcuno per determinarne il livello di idiozia. - Ho comprato un computer nuovo.
Ora Windows ci mette la metà del tempo a impallarsi. - Non cerco l'amore eterno.
Posso spendere solo 50 euro. - Mi fa sempre piacere quando mi chiedono l'ascendente.
Non mi capita spesso di poter mandare qualcuno che non conosco a fare in culo. - Ho iniziato a fare volontariato a una mensa sociale.
Niente scalda di più il cuore che dire a un affamato: "Mi dispiace, è tutto finito". - Devo aver scordato il mio sogno nel cassetto di qualcun altro...
- Mi piace essere invidiato da amici e parenti:
al mio funerale voglio che si suonino solo canzoni di Nek.
- Per un po' ho scritto per la televisione.
Poi ho capito che non sa leggere. - I meteorologi hanno già preannunciato che quello in arrivo sarà l'inverno più freddo dell'anno.
lunedì 8 ottobre 2012
Una brutta giornata (po-pom... po-pom...)
...e poi arrivano quelle giornate che iniziano male.
Quelle in cui, nel dormiveglia, qualcosa ti graffia l'interno dell'occhio rendendoti cieco e lacrimante per tutto il giorno (sì, nonostante questo sto davanti al computer... ci tengo a non avere una vita, IO!).
Prontamente, come sempre in questi casi, la Madonna si siede sul bordo del letto e ascolta con pazienza tutto quello che ho da dirle. Non sono cose belle, ma è giusto che le sappia. Alla fine mi ringrazia, si accende una Muratti e guarda pensosa per un po' fuori dalla finestra.
Forse stavolta ci sono andato un po' troppo pesante.
Mestamente, si allontana salendo in cielo senza proferir verbo che plauda il vizio o la virtù derida.
Mentre per metà sono Ray Charles (e infatti con la mano destra faccio degli assoli di piano da paura), mi avvicino a tentoni al bagno. Purtroppo, la mancanza di profondità mi tradisce. Più che a tentoni, la porta la raggiungo a dentoni.
Questo anticipo ligneo di colazione mi spinge quasi a richiamare l'Immacolata, ma penso che per oggi ne abbia avuto abbastanza quindi ripiego sul di lei fanciullo (che comunque dà sempre le sue soddisfazioni).
Mi guardo allo specchio: ho un uovo sodo al posto dell'occhio destro e un principio di ematoma al labbro superiore.
Mentre già prefiguro scenari apocalittici (amputazione del labbro, occhio di vetro, Biagio Antonacci...), suona il telefono.
Correndo a rispondere, rovescio tastiera e mouse del PC, che avevo lasciato acceso la notte per scaricare certi film d'autore che non sto a spiegarvi. No, sul serio... sono cose straniere, non li conoscete. Davvero.
OK, avete mai sentito parlare de "La leggenda del dito in culo"? Visto? L'avevo detto che non li conoscevate!
Comunque, cadendo a terra, tastiera e mouse creano casualmente un evento stranissimo. Scrivono e inviano una mail al premier dal testo: "Ti ucciderò. Firmato: El Satàn".
Può succedere.
Al telefono è un sedicente promoter della British Telecom, che mi chiede di passare alla loro compagnia per le telefonate della mia azienda.
Ora... io non ho una azienda e nemmeno una partita IVA.
Glielo spiego e il tizio inizia a urlare: "Vaffanculo! Fai schifo, devi morire! So dove abiti! Io so' de Fiano Romano! T'apro in due col cric!".
Riappendo e faccio appena in tempo a sentire le sirene della polizia, che viene a prendermi per la storia della mail a Monti. Nel tentativo di fuga, rimango impigliato nella stampante, che inizia a stamparmi sul braccio ampi brani tratti dal Capitale di Marx.
(E' da quando avevo 13 anni che voglio citare questa battuta di Woody Allen... finalmente realizzo il mio sogno).
Apro la porta di casa trafelato, ma mi si para davati Pinolo che mi guarda serissimo e dice: "Cibo".
"Pinolo, senti io ora sarei un attimo nei guai perché..."
"Cibo".
"Ascolta, è successo..."
"No: cibo".
Per prendere i croccantini del felino cetaceo, posizionati sotto il lavello della cucina, sbatto pesantemente la testa sulla ceramica.
Stavolta c'è poco da fare: mi tocca rivolgermi direttamente al Capo dei Capi, prodigandomi in rivelazioni su cui si è aperto un dibattito dotto all'Università di Tubinga.
A quel punto la polizia fa irruzione in casa e mi
Salve.
Sono il colonnello Hans Van Svansen, massima autorità mondiale nel campo della lotta alla stronzata.
Sono stato costretto a intervenire, censurando il resto di questo post, perché aveva mandato il minchiometro fuori scala.
Sia ben chiaro: nessuno ama una bella risata come me.
A parte forse mia moglie e alcuni suoi amici.
Anzi, a dire il vero credo che molti amino una bella risata più di me.
Ma non è questo il punto.
Ho il dovere di proteggere gli eventuali lettori di questo blog dalla valanga di assurdità che sono state scritte.
La tastiera e il mouse che compongono la mail? Sul serio? Il gatto che parla? L'autore forse ci crede così idioti da credere o ridere di fesserie simili?
Mi scuso per l'obbligatoria intromissione e tolgo il disturbo. Per completezza del post, lascerò solo l'ultima frase.
Firmato: Col. Hans Van Svansen - Ufficio stronzate e discorsi di Matteo Renzi.
...e così, mentre Lady Gaga si accoppiava con Carlo delle Piane al grido di "Perché tanto odio?", capii finalmente tutto: il tagliaunghie!
Come avevo fatto a non pensarci subito?
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