mercoledì 28 marzo 2012
martedì 27 marzo 2012
L'inevitabile countdown (quarta e ultima parte)
27 marzo (-1)
Oggi è la giornata mondiale del teatro. Questo vuol dire che domani sarà la giornata mondiale della seconda replica e, come sanno tutti gli addetti ai lavori, la seconda replica è sempre un disastro.
Questo pensiero comunque non mi abbatte. Complice la giornata calda e soleggiata, oppure il perenne intontimento donatomi dallo Spididol preso per combattere il mal di testa del risveglio (sempre sia maledetto l'inventore del glutammato monosodico e chi lo mette a tradimento nei sacchetti di popcorn, tra l'altro rendendoli disgustosi), oggi mi è tornata l'euforia. E sfido chiunque altro a inserire ben 3 righe di parentesi e proposizioni subordinate rimanendo comunque leggibile!
Pinolo si lecca una zampa, evidentemente poco preso dal mio entusiasmo saltellante per casa. Non è un entusiasmo enorme, giusto un accenno. Una specie di pulcino. Nei momenti in cui mi prendo una pausa dal lavoro, mi si piazza davanti, spalanca gli occhietti e prorompe in un - ovviamente - entusiasta e sorridente "Pio!".
A quel punto, anch'io gli sorrido e mi rimetto al lavoro. Lui si allontana sculettando fino alla prossima pausa.
Finalmente potrò sfoggiare il mio fascino da single quarantenne, un po' uomo e un po' bambino. Frotte di giovini adoranti accorreranno, attratte dal mio spirito artistico e dal mio irresistibile senso dell'humor. Ah, con che cuore potrei deluderne le aspettative?
E' anche vero che, da quando sono tornato "scapolo", alla classica profezia degli amici ("Eh, sei tornato sul mercato!") è corrisposto uno sciopero a oltranza dei consumi ortofrutticoli. Ma tutto questo sta per cambiare! Il fatidico 4 mi renderà appetibile come una svendita di 10 carciofi a 5 euro!
Tutto questo senza contare il Superenalotto, di cui avevo già scritto. Chissà perché non ci ha pensato mai nessuno che per vincere basta giocare il giorno del proprio quarantesimo compleanno? Popolo stolto e bue!
Insomma, ormai ci siamo. Il countdown è finito. Da mezzanotte inizia il decennio più bello, divertente, emozionante e sorprendete della mia vita.
Ovviamente siete tutti invitati a trascorrerlo con me.
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O per meglio dire, come nel caso di questo spettacolo, so' cazzi. |
Questo pensiero comunque non mi abbatte. Complice la giornata calda e soleggiata, oppure il perenne intontimento donatomi dallo Spididol preso per combattere il mal di testa del risveglio (sempre sia maledetto l'inventore del glutammato monosodico e chi lo mette a tradimento nei sacchetti di popcorn, tra l'altro rendendoli disgustosi), oggi mi è tornata l'euforia. E sfido chiunque altro a inserire ben 3 righe di parentesi e proposizioni subordinate rimanendo comunque leggibile!
Pinolo si lecca una zampa, evidentemente poco preso dal mio entusiasmo saltellante per casa. Non è un entusiasmo enorme, giusto un accenno. Una specie di pulcino. Nei momenti in cui mi prendo una pausa dal lavoro, mi si piazza davanti, spalanca gli occhietti e prorompe in un - ovviamente - entusiasta e sorridente "Pio!".
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Ovviamente lui non c'entra nulla e... sì, somiglia in maniera inquietante al cuoco Vissani. Chissà se bestemmia anche come lui. |
Finalmente potrò sfoggiare il mio fascino da single quarantenne, un po' uomo e un po' bambino. Frotte di giovini adoranti accorreranno, attratte dal mio spirito artistico e dal mio irresistibile senso dell'humor. Ah, con che cuore potrei deluderne le aspettative?
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Ecco un esempio di come mi immagino le mie future spasimanti. Voi ve la sentireste di rattristarle? |
E' anche vero che, da quando sono tornato "scapolo", alla classica profezia degli amici ("Eh, sei tornato sul mercato!") è corrisposto uno sciopero a oltranza dei consumi ortofrutticoli. Ma tutto questo sta per cambiare! Il fatidico 4 mi renderà appetibile come una svendita di 10 carciofi a 5 euro!
Tutto questo senza contare il Superenalotto, di cui avevo già scritto. Chissà perché non ci ha pensato mai nessuno che per vincere basta giocare il giorno del proprio quarantesimo compleanno? Popolo stolto e bue!
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Avanti, popolo! |
Ovviamente siete tutti invitati a trascorrerlo con me.
lunedì 26 marzo 2012
L'inevitabile countdown (terza parte)
26 marzo (-2)
Lo so, il tempo stringe: dovrei fare un resoconto della mia vita fino a questo punto. Tirare le somme e magari lanciare anche qualche sottrazione. Però non mi viene. Da quel punto di vista, mi avvicino al quarantennale con un soave menefreghismo. Non mi viene nemmeno da fare dei propositi per il futuro.
"Io li ho fatti i propositi. Per cominciare, pubblicherò il mio primo disco!".
Cerco di mantenere lo sguardo più neutro possibile, mentre Ubaldo mi dice questa cosa. Evidentemente non ci riesco, perché mi lascia sul tavolo un "Ammazza che amico" e se ne va. A saperlo che bastava così poco...
Però sono abbastanza convinto che i dieci anni fra i 40 e i 50 saranno i migliori della mia vita. Quindi non posso sprecarli come uno stronzo! Ogni giorno dovrà essere un fuoco d'artificio!
"Mi hai convinto", ronfa Pinolo alzando appena lo sguardo. "Cosa farai il 28?"
"Beh... di giorno lavorerò e la sera credo che... resterò a casa a guardare la TV o a giocare con la PS3".
"Ah, vabbè...", felineggia il tigrato colossale e si rimette a dormire.
Prima però sussurra un: "Io almeno non mi prendo per il culo da solo...".
Vabbè, ma io non sono tipo da grandi feste! Proprio no. Quando sono nella stessa stanza con più di quattro persone inizio a perdere l'orientamento.
Una volta, a un capodanno a casa di amici, mi hanno ritrovato nudo sul tetto mentre tentavo di saltare verso la Stella Polare.
"Fra una grande festa e un enorme squallore ci sono anche infiniti stadi intermedi...", borbotta il megalomicio. Grave errore. Sollevo di colpo dal divano i suoi 7 kg. e mezzo e li sbatto malamente in giardino.
Si affaccia un attimo alla finestra per guardarmi con un misto di schifo e pietà (più schifo) e si allontana sculettando verso una palma.
Più la data si avvicina e più perdo entusiasmo. La consapevolezza che alla fine sarà un giorno come gli altri si fa sempre più forte. Dannato cervello, da quando sono nato non mi ha causato altro che guai!
Intanto in casa mia sono tornate le zanzare. Lo prendo come un affronto personale.
"Io li ho fatti i propositi. Per cominciare, pubblicherò il mio primo disco!".
Cerco di mantenere lo sguardo più neutro possibile, mentre Ubaldo mi dice questa cosa. Evidentemente non ci riesco, perché mi lascia sul tavolo un "Ammazza che amico" e se ne va. A saperlo che bastava così poco...
Però sono abbastanza convinto che i dieci anni fra i 40 e i 50 saranno i migliori della mia vita. Quindi non posso sprecarli come uno stronzo! Ogni giorno dovrà essere un fuoco d'artificio!
"Mi hai convinto", ronfa Pinolo alzando appena lo sguardo. "Cosa farai il 28?"
"Beh... di giorno lavorerò e la sera credo che... resterò a casa a guardare la TV o a giocare con la PS3".
"Ah, vabbè...", felineggia il tigrato colossale e si rimette a dormire.
Prima però sussurra un: "Io almeno non mi prendo per il culo da solo...".
Vabbè, ma io non sono tipo da grandi feste! Proprio no. Quando sono nella stessa stanza con più di quattro persone inizio a perdere l'orientamento.
Una volta, a un capodanno a casa di amici, mi hanno ritrovato nudo sul tetto mentre tentavo di saltare verso la Stella Polare.
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Non siate stolti, non guardate il dito. E sì... lo so che quella è la luna e non la Stella Polare. |
"Fra una grande festa e un enorme squallore ci sono anche infiniti stadi intermedi...", borbotta il megalomicio. Grave errore. Sollevo di colpo dal divano i suoi 7 kg. e mezzo e li sbatto malamente in giardino.
Si affaccia un attimo alla finestra per guardarmi con un misto di schifo e pietà (più schifo) e si allontana sculettando verso una palma.
Più la data si avvicina e più perdo entusiasmo. La consapevolezza che alla fine sarà un giorno come gli altri si fa sempre più forte. Dannato cervello, da quando sono nato non mi ha causato altro che guai!
Intanto in casa mia sono tornate le zanzare. Lo prendo come un affronto personale.
domenica 25 marzo 2012
L'inevitabile countdown (seconda parte)
25 marzo (-3)
Ok, qualcosa è effettivamente cambiato nel mio metabolismo.
Per la prima volta, oggi ho subito il passaggio all'ora legale come se fossi appena tornato da un viaggio a Hong Kong.
O a Ladispoli, che solitamente mi fa lo stesso effetto.
Ciondolo, sbadiglio, sonnecchio, borbotto e mi gratto la testa. Resisto all'impulso di ributtarmi a letto solo perché so bene che la pagherei cara: risveglio alle 23 e conseguenti ritmi sonno/veglia sincronizzati con Detroit per i prossimi 20 giorni.
Manco avessi amici a Detroit da chiamare...
A proposito. Succede solo a me oppure, in quei momenti in cui avrei proprio voglia di fare due chiacchiere con qualcuno, su Skype, Facebook, Messenger, Strunzik, Fracazzer ecc. non c'è mai NESSUNO?!?
Il fatto che questi attacchi di socialità mi prendano solitamente fra l'una e le tre del mattino è puramente un dettaglio.
"Coccola me!", mi risponde Pinolo, rotolandosi pancia all'aria e producendo un ronfo intorno ai 15db.
"Pinolo, non è la stessa cosa!", obietto.
"Certo che no, io sono morbido!", risponde lui.
Niente da fare, è impossibile far ragionare un gatto obeso.
Per la prima volta, oggi ho subito il passaggio all'ora legale come se fossi appena tornato da un viaggio a Hong Kong.
O a Ladispoli, che solitamente mi fa lo stesso effetto.
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In effetti si nota una spiccata somiglianza. Scommetto che non riuscite a distinguerle, vero? |
Ciondolo, sbadiglio, sonnecchio, borbotto e mi gratto la testa. Resisto all'impulso di ributtarmi a letto solo perché so bene che la pagherei cara: risveglio alle 23 e conseguenti ritmi sonno/veglia sincronizzati con Detroit per i prossimi 20 giorni.
Manco avessi amici a Detroit da chiamare...
A proposito. Succede solo a me oppure, in quei momenti in cui avrei proprio voglia di fare due chiacchiere con qualcuno, su Skype, Facebook, Messenger, Strunzik, Fracazzer ecc. non c'è mai NESSUNO?!?
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Quando inizi a identificarti con Michael Scott, vuol dire che qualcosa proprio non va. |
Il fatto che questi attacchi di socialità mi prendano solitamente fra l'una e le tre del mattino è puramente un dettaglio.
"Coccola me!", mi risponde Pinolo, rotolandosi pancia all'aria e producendo un ronfo intorno ai 15db.
"Pinolo, non è la stessa cosa!", obietto.
"Certo che no, io sono morbido!", risponde lui.
Niente da fare, è impossibile far ragionare un gatto obeso.
sabato 24 marzo 2012
L'inevitabile countdown (prima parte)
23 marzo (-5)
A 5 giorni dal mio quarantesimo compleanno, inizio a scrivere l'inevitabile post autoreferenziale.
Finalmente 40. Basta con i 39. Ogni volta che mi chiedevano l'età, mi guardavano come se pensassero: "Dice 39 per non dire 40!".
Invece la mia era solo precisione, appena sconfinante nella pignoleria.
Ora finalmente potrò dire QUARANTA e sentirmi rispondere: "Ma no! Ma non ci credo! Ma te ne davo almeno 10 di meno!!!".
Sì, frequento solo bugiardi compulsivi. Fa miracoli per la mia autostima. Sono gli stessi che, dopo un po' che non ci vedevamo, mi fanno: "Ma quanto ti sei dimagrito?".
Domineiddio, o chi per lui, li benedica sempre!
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Ecco i miei amici, fotografati all'ultimo capodanno. |
Ammetto che un po' di euforia immotivata ce l'ho. In fondo, mica tutti ci arrivano ai 40. Prendete Mozart, o Kurt Cobain. Sapere che, almeno in questo, sono migliore di Mozart è un bel risultato.
Pinolo mi guarda come se guardasse un imbecille.
"Ti guardo come se guardassi un imbecille", mi dice.
A volte, sa essere parecchio didascalico.
"Cosa ti aspetti che succeda? Diventerai ricco? O famoso? Troverai l'amore? Probabilmente, l'unica cosa che cambierà è che il ginocchio ti farà un po' più male".
A volte, Pinolo dimentica che dipende da me per la sua alimentazione. Grave errore. Se ne accorgerà presto.
24 marzo (-4)
Pinolo mi guarda male, moromorando fra i denti frasi tipo "Ti sgozzerò nel sonno, lurido maiale". Non ha preso bene la mia ritorsione alimentare di ieri.
Ho deciso che il 28, dopo tanto tempo, giocherò al Superenalotto.
Sì, è un cliché. Sì, è ridicolo. Sì, sono soldi buttati.
Beh, con tre "Sì" direi che non posso proprio farne a meno!
Se dal 29 sparisco dalla circolazione, può voler dire solo due cose:
1) Ho effettivamente vinto e allora potete pure cancellarmi dalla memoria, perché non mi rivedete più.
2) Ho effettivamente vinto, ma ho perso/distrutto la ricevuta e allora potete venire a cercarmi in fondo a un burrone o fra le ruote di un treno.
Oppure Pinolo è passato alle vie di fatto.
sabato 10 marzo 2012
Ricetta: Spaghetti aglio, olio e peperoncino con quel pizzico di rogna in più
Gordon Ramsey non lo vedo proprio, Jamie Oliver mi fa ridere e Vissani... dai, non scherziamo nemmeno.
SPAGHETTI AGLIO, OLIO E PEPERONCINO CON QUEL PIZZICO DI ROGNA IN PIU'
Ingredienti (le dosi inventatevele, io ho da fare):
• Spaghetti grossi (lo so, sono un viziUoso... quelli normali non mi bastano)
• Aglio (ma va'?)
• Olio extravergine d'oliva
• Peperoncino (e stavolta non sento storie, ha da esserci e manco poco)
• Pecorino romano grattugiato (meglio specificare, non si sa mai chi mi legge...)
• Prezzemolo fresco
Preparazione
Iniziate mettendo sul fuoco la pentola con l'acqua per la pasta. Potete anche non farlo, ma poi non dite che non vi avevo avvertiti.
C'è chi mette il sale subito e chi solo quando l'acqua bolle. Se lo mettete subito, dovrete attendere un paio di minuti in più per l'ebollizione. In caso contrario, spero che non siate rincoglioniti come me.
(Ah, quante meravigliuose paste sciape, condite con imprecazioni saporitissime!)
Prendete una padella e poggiatela sul fuoco. Quando sarà bella calda (a voi la scelta del metodo empirico per stabilirlo), versate dentro l'olio.
Avete già tagliato aglio e peperoncino? No? E mo' so' cavoli vostri! Come? Non ve l'avevo detto? Che scusa banale...
D'accordo. Allora prendete la macchina del tempo e tornate indietro a prima di mettere la padella sul fuoco.
Ora prendete un tagliere bislercio e un coltello affilato. Togliete il gatto dal tagliere. Voltatevi un secondo. Togliete nuovamente il gatto dal tagliere. Lavate e asciugate il tagliere. Mi raccomando di lavarlo quanto basta da togliere i peli di gatto ma da preservarne il bislerciume. E' importante.
L'aglio apritelo in due nel senso dell'altezza e togliete quella che viene comunemente chiamata "anima". Non servirà a nulla, ma vi illuderete di aver evitato il Fiato di Satana. Chi sono io per togliervi le illusioni?
Tagliate lo spicchio a cubetti di circa 3-4mm di lato, a meno che non vogliate toglierlo dalla padella prima di mangiare (ne parleremo dopo): in quel caso, lasciatelo diviso a metà.
Prendete un bel peperoncino incazzato. Per essere sicuri, speditegli nel pomeriggio una falsa lettera a nome di Equitalia.
Tagliatelo a rondelle e tornate alla macchina del tempo per riportarvi al momento in cui avete versato l'olio in padella.
[NERD MODE ON] Sì, potreste anche aspettare di tornare normalmente al punto esatto. In questo modo, però, incrocereste il vostro stesso flusso temporale con effetti disastrosi che non sto qui a elencarvi (fra le altre cose, vi ritrovereste improvvisamente abbonati a Libero). Ma che sto a spiegarvi queste cose? Sicuramente sapete già tutto di paradossi temporali! [NERD MODE OFF]
Controllate se l'olio è in temperatura, infilandoci dentro la punta di uno spaghetto o un pezzetto piccolo di aglio o peperoncino. Se fanno le bollicine, vuol dire che è il momento giusto (oppure vi stanno prendendo in giro).
Se decidete di provare immergendo un dito, le bollicine le farete voi dalla bocca. Provate, è divertente (true story).
Inclinate la padella in modo che l'olio finisca tutto in fondo. NON VERSO DI VOI, a meno che non vogliate infrangere due terzi dei comandamenti (sì, anche "Non commettere atti impuri" - Non chiedetemi come e usate la fantasia).
Versate aglio e peperoncino nel pozzetto untuoso. Immediatamente si coalizzeranno e organizzeranno una rivoluzione. Al momento non dovete preoccuparvene: la metteranno in atto solo dopo essere finiti nel vostro apparato digerente.
Ora arriva il bello. Capire a che punto bisogna spegnere il fuoco. Per fortuna, vi arriva in soccorso la scienza.
Potrete anche non crederci, ma la questione è stata dibattuta per anni dai massimi esponenti dell'intelighenzia mondiale, che alla fine ha decretato questo:
E' questione di CULO.
Io però sono sempre un passo avanti e vi dico: contate un minuto esatto e poi spegnete il fuoco, mantenendo la padella inclinata finché aglio e peperoncino non avranno smesso di soffriggere. In questo modo, l'aglio diventerà croccante senza bruciarsi (e, soprattutto, senza diventare amaro).
Se l'avete lasciato diviso a metà, è il momento di toglierlo.
NON CON LE DITA, altrimenti sapete già come va a finire...
Quando l'acqua bolle, infilateci dentro gli spaghettoni (ODIO il termine "buttare la pasta") e dedicatevi alla tritura... tritatura... tritaggio... Insomma, mettetevi a tritare grossolanamente il prezzemolo.
ATTENZIONE!!! Non siate stolti! I rametti piccolini che collegano le foglie al rametto principale VANNO TENUTI: sono la parte migliore del prezzemolo.
Questa è una dritta che viene direttamente da Faso, bassista di Elio e le Storie Tese. Vi sembra forse il tipo che scherzi?
Scolate la pasta al dente e versatela in padella. Riaccendete il fuoco e fatela saltare per un minuto. Spegnete il fuoco, aggiungete prezzemolo e pecorino, e girate.
Abbuffatevi come delle suore di clausura, ve lo meritate.
Appena terminata l'orgia malefica, mettetevi accanto al telefono: sta per telefonarvi quella ragazzina dai capelli rossi che vi piace tanto. Sì, quella che non si è fatta viva per 3 mesi e proprio ora vi chiama per dirvi: "Sono a casa da sola e mi annoio, perché non passi qui da me? Così mi aiuti a infilare il copripiumone al letto, da sola non ce la faccio".
Non ci sono santi. Inventativi un impegno, un malore, una rettoscopia, la morte tragicomica di un parente prossimo per indigestione di rane vive. Al limite, mandatela a fare in culo urlando selvaggiamente: avrete comunque più possibilità di conquistarla in seguito, piuttosto che presentarvi da lei con i sandali di Padre Pio in bocca.
Se invece cederete, sappiate che è perduta per sempre. Già al "ciao" sulla porta di casa, per lei assumerete la stessa attrattiva di Maurizio Mosca in mutande.
Lo so: la vita è crudele. Non ditelo a me. Mentre vi scrivo ho accanto Pinolo.
GNAM! GNAM!
SPAGHETTI AGLIO, OLIO E PEPERONCINO CON QUEL PIZZICO DI ROGNA IN PIU'
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Facciamo finta che siano questi, anche se sappiamo tutti che i miei sono meglio. |
• Spaghetti grossi (lo so, sono un viziUoso... quelli normali non mi bastano)
• Aglio (ma va'?)
• Olio extravergine d'oliva
• Peperoncino (e stavolta non sento storie, ha da esserci e manco poco)
• Pecorino romano grattugiato (meglio specificare, non si sa mai chi mi legge...)
• Prezzemolo fresco
Preparazione
Iniziate mettendo sul fuoco la pentola con l'acqua per la pasta. Potete anche non farlo, ma poi non dite che non vi avevo avvertiti.
C'è chi mette il sale subito e chi solo quando l'acqua bolle. Se lo mettete subito, dovrete attendere un paio di minuti in più per l'ebollizione. In caso contrario, spero che non siate rincoglioniti come me.
(Ah, quante meravigliuose paste sciape, condite con imprecazioni saporitissime!)
Prendete una padella e poggiatela sul fuoco. Quando sarà bella calda (a voi la scelta del metodo empirico per stabilirlo), versate dentro l'olio.
Avete già tagliato aglio e peperoncino? No? E mo' so' cavoli vostri! Come? Non ve l'avevo detto? Che scusa banale...
D'accordo. Allora prendete la macchina del tempo e tornate indietro a prima di mettere la padella sul fuoco.
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Come macchina del tempo, io vi consiglio il TARDIS di Doctor Who. Poi fate voi... |
L'aglio apritelo in due nel senso dell'altezza e togliete quella che viene comunemente chiamata "anima". Non servirà a nulla, ma vi illuderete di aver evitato il Fiato di Satana. Chi sono io per togliervi le illusioni?
Tagliate lo spicchio a cubetti di circa 3-4mm di lato, a meno che non vogliate toglierlo dalla padella prima di mangiare (ne parleremo dopo): in quel caso, lasciatelo diviso a metà.
Prendete un bel peperoncino incazzato. Per essere sicuri, speditegli nel pomeriggio una falsa lettera a nome di Equitalia.
Tagliatelo a rondelle e tornate alla macchina del tempo per riportarvi al momento in cui avete versato l'olio in padella.
[NERD MODE ON] Sì, potreste anche aspettare di tornare normalmente al punto esatto. In questo modo, però, incrocereste il vostro stesso flusso temporale con effetti disastrosi che non sto qui a elencarvi (fra le altre cose, vi ritrovereste improvvisamente abbonati a Libero). Ma che sto a spiegarvi queste cose? Sicuramente sapete già tutto di paradossi temporali! [NERD MODE OFF]
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Se avete bisogno di rinfrescarvi la memoria, potete chiedere a lui. |
Se decidete di provare immergendo un dito, le bollicine le farete voi dalla bocca. Provate, è divertente (true story).
Inclinate la padella in modo che l'olio finisca tutto in fondo. NON VERSO DI VOI, a meno che non vogliate infrangere due terzi dei comandamenti (sì, anche "Non commettere atti impuri" - Non chiedetemi come e usate la fantasia).
Versate aglio e peperoncino nel pozzetto untuoso. Immediatamente si coalizzeranno e organizzeranno una rivoluzione. Al momento non dovete preoccuparvene: la metteranno in atto solo dopo essere finiti nel vostro apparato digerente.
Ora arriva il bello. Capire a che punto bisogna spegnere il fuoco. Per fortuna, vi arriva in soccorso la scienza.
Potrete anche non crederci, ma la questione è stata dibattuta per anni dai massimi esponenti dell'intelighenzia mondiale, che alla fine ha decretato questo:
E' questione di CULO.
Io però sono sempre un passo avanti e vi dico: contate un minuto esatto e poi spegnete il fuoco, mantenendo la padella inclinata finché aglio e peperoncino non avranno smesso di soffriggere. In questo modo, l'aglio diventerà croccante senza bruciarsi (e, soprattutto, senza diventare amaro).
Se l'avete lasciato diviso a metà, è il momento di toglierlo.
NON CON LE DITA, altrimenti sapete già come va a finire...
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Vi ricordate di Fra' Ciuccetto, vero? E' sempre quello sulla destra. |
ATTENZIONE!!! Non siate stolti! I rametti piccolini che collegano le foglie al rametto principale VANNO TENUTI: sono la parte migliore del prezzemolo.
Questa è una dritta che viene direttamente da Faso, bassista di Elio e le Storie Tese. Vi sembra forse il tipo che scherzi?
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Per carità! Un gentiluomo così distinto... |
Abbuffatevi come delle suore di clausura, ve lo meritate.
Appena terminata l'orgia malefica, mettetevi accanto al telefono: sta per telefonarvi quella ragazzina dai capelli rossi che vi piace tanto. Sì, quella che non si è fatta viva per 3 mesi e proprio ora vi chiama per dirvi: "Sono a casa da sola e mi annoio, perché non passi qui da me? Così mi aiuti a infilare il copripiumone al letto, da sola non ce la faccio".
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La vostra reazione sarà esattamente questa. |
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Potete pure non crederci, ma indossava questi. |
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GRAZIE AL CIELO, foto in mutande non se ne trovano. Anche così, comunque, rende l'idea. |
GNAM! GNAM!
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