lunedì 26 marzo 2012

L'inevitabile countdown (terza parte)

26 marzo (-2)

Lo so, il tempo stringe: dovrei fare un resoconto della mia vita fino a questo punto. Tirare le somme e magari lanciare anche qualche sottrazione. Però non mi viene. Da quel punto di vista, mi avvicino al quarantennale con un soave menefreghismo. Non mi viene nemmeno da fare dei propositi per il futuro.

"Io li ho fatti i propositi. Per cominciare, pubblicherò il mio primo disco!".
Cerco di mantenere lo sguardo più neutro possibile, mentre Ubaldo mi dice questa cosa. Evidentemente non ci riesco, perché mi lascia sul tavolo un "Ammazza che amico" e se ne va. A saperlo che bastava così poco...

Però sono abbastanza convinto che i dieci anni fra i 40 e i 50 saranno i migliori della mia vita. Quindi non posso sprecarli come uno stronzo! Ogni giorno dovrà essere un fuoco d'artificio!

"Mi hai convinto", ronfa Pinolo alzando appena lo sguardo. "Cosa farai il 28?"
"Beh... di giorno lavorerò e la sera credo che... resterò a casa a guardare la TV o a giocare con la PS3".
"Ah, vabbè...", felineggia il tigrato colossale e si rimette a dormire. 
Prima però sussurra un: "Io almeno non mi prendo per il culo da solo...".

Vabbè, ma io non sono tipo da grandi feste! Proprio no. Quando sono nella stessa stanza con più di quattro persone inizio a perdere l'orientamento.
Una volta, a un capodanno a casa di amici, mi hanno ritrovato nudo sul tetto mentre tentavo di saltare verso la Stella Polare.
 
Non siate stolti, non guardate il dito. E sì... lo so che quella è la luna e non la Stella Polare.

"Fra una grande festa e un enorme squallore ci sono anche infiniti stadi intermedi...", borbotta il megalomicio. Grave errore. Sollevo di colpo dal divano i suoi 7 kg. e mezzo e li sbatto malamente in giardino.
Si affaccia un attimo alla finestra per guardarmi con un misto di schifo e pietà (più schifo) e si allontana sculettando verso una palma.

Più la data si avvicina e più perdo entusiasmo. La consapevolezza che alla fine sarà un giorno come gli altri si fa sempre più forte. Dannato cervello, da quando sono nato non mi ha causato altro che guai!

Intanto in casa mia sono tornate le zanzare. Lo prendo come un affronto personale.

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