sabato 10 marzo 2012

Ricetta: Spaghetti aglio, olio e peperoncino con quel pizzico di rogna in più

Gordon Ramsey non lo vedo proprio, Jamie Oliver mi fa ridere e Vissani... dai, non scherziamo nemmeno.

SPAGHETTI AGLIO, OLIO E PEPERONCINO CON QUEL PIZZICO DI ROGNA IN PIU'

Facciamo finta che siano questi, anche se sappiamo tutti che i miei sono meglio.

Ingredienti (le dosi inventatevele, io ho da fare):
 
• Spaghetti grossi (lo so, sono un viziUoso... quelli normali non mi bastano)
• Aglio (ma va'?)
• Olio extravergine d'oliva
• Peperoncino (e stavolta non sento storie, ha da esserci e manco poco)
• Pecorino romano grattugiato (meglio specificare, non si sa mai chi mi legge...)
• Prezzemolo fresco


Preparazione

Iniziate mettendo sul fuoco la pentola con l'acqua per la pasta. Potete anche non farlo, ma poi non dite che non vi avevo avvertiti.

C'è chi mette il sale subito e chi solo quando l'acqua bolle. Se lo mettete subito, dovrete attendere un paio di minuti in più per l'ebollizione. In caso contrario, spero che non siate rincoglioniti come me.
(Ah, quante meravigliuose paste sciape, condite con imprecazioni saporitissime!)

Prendete una padella e poggiatela sul fuoco. Quando sarà bella calda (a voi la scelta del metodo empirico per stabilirlo), versate dentro l'olio.
Avete già tagliato aglio e peperoncino? No? E mo' so' cavoli vostri! Come? Non ve l'avevo detto? Che scusa banale...

D'accordo. Allora prendete la macchina del tempo e tornate indietro a prima di mettere la padella sul fuoco.
Come macchina del tempo, io vi consiglio il TARDIS di Doctor Who. Poi fate voi...
Ora prendete un tagliere bislercio e un coltello affilato. Togliete il gatto dal tagliere. Voltatevi un secondo. Togliete nuovamente il gatto dal tagliere. Lavate e asciugate il tagliere. Mi raccomando di lavarlo quanto basta da togliere i peli di gatto ma da preservarne il bislerciume. E' importante.

L'aglio apritelo in due nel senso dell'altezza e togliete quella che viene comunemente chiamata "anima". Non servirà a nulla, ma vi illuderete di aver evitato il Fiato di Satana. Chi sono io per togliervi le illusioni?

Tagliate lo spicchio a cubetti di circa 3-4mm di lato, a meno che non vogliate toglierlo dalla padella prima di mangiare (ne parleremo dopo): in quel caso, lasciatelo diviso a metà.

Prendete un bel peperoncino incazzato. Per essere sicuri, speditegli nel pomeriggio una falsa lettera a nome di Equitalia. 
Tagliatelo a rondelle e tornate alla macchina del tempo per riportarvi al momento in cui avete versato l'olio in padella.

[NERD MODE ON] Sì, potreste anche aspettare di tornare normalmente al punto esatto. In questo modo, però, incrocereste il vostro stesso flusso temporale con effetti disastrosi che non sto qui a elencarvi (fra le altre cose, vi ritrovereste improvvisamente abbonati a Libero). Ma che sto a spiegarvi queste cose? Sicuramente sapete già tutto di paradossi temporali! [NERD MODE OFF]

Se avete bisogno di rinfrescarvi la memoria, potete chiedere a lui.
Controllate se l'olio è in temperatura, infilandoci dentro la punta di uno spaghetto o un pezzetto piccolo di aglio o peperoncino. Se fanno le bollicine, vuol dire che è il momento giusto (oppure vi stanno prendendo in giro).
Se decidete di provare immergendo un dito, le bollicine le farete voi dalla bocca. Provate, è divertente (true story).

Inclinate la padella in modo che l'olio finisca tutto in fondo. NON VERSO DI VOI, a meno che non vogliate infrangere due terzi dei comandamenti (sì, anche "Non commettere atti impuri" - Non chiedetemi come e usate la fantasia).

Versate aglio e peperoncino nel pozzetto untuoso. Immediatamente si coalizzeranno e organizzeranno una rivoluzione. Al momento non dovete preoccuparvene: la metteranno in atto solo dopo essere finiti nel vostro apparato digerente.

Ora arriva il bello. Capire a che punto bisogna spegnere il fuoco. Per fortuna, vi arriva in soccorso la scienza.
Potrete anche non crederci, ma la questione è stata dibattuta per anni dai massimi esponenti dell'intelighenzia mondiale, che alla fine ha decretato questo:
E' questione di CULO.

Io però sono sempre un passo avanti e vi dico: contate un minuto esatto e poi spegnete il fuoco, mantenendo la padella inclinata finché aglio e peperoncino non avranno smesso di soffriggere. In questo modo, l'aglio diventerà croccante senza bruciarsi (e, soprattutto, senza diventare amaro).
Se l'avete lasciato diviso a metà, è il momento di toglierlo.
NON CON LE DITA, altrimenti sapete già come va a finire...

Vi ricordate di Fra' Ciuccetto, vero? E' sempre quello sulla destra.
Quando l'acqua bolle, infilateci dentro gli spaghettoni (ODIO il termine "buttare la pasta") e dedicatevi alla tritura... tritatura... tritaggio... Insomma, mettetevi a tritare grossolanamente il prezzemolo.

ATTENZIONE!!! Non siate stolti! I rametti piccolini che collegano le foglie al rametto principale VANNO TENUTI: sono la parte migliore del prezzemolo.
Questa è una dritta che viene direttamente da Faso, bassista di Elio e le Storie Tese. Vi sembra forse il tipo che scherzi?

Per carità! Un gentiluomo così distinto...
Scolate la pasta al dente e versatela in padella. Riaccendete il fuoco e fatela saltare per un minuto. Spegnete il fuoco, aggiungete prezzemolo e pecorino, e girate.

Abbuffatevi come delle suore di clausura, ve lo meritate.

Appena terminata l'orgia malefica, mettetevi accanto al telefono: sta per telefonarvi quella ragazzina dai capelli rossi che vi piace tanto. Sì, quella che non si è fatta viva per 3 mesi e proprio ora vi chiama per dirvi: "Sono a casa da sola e mi annoio, perché non passi qui da me? Così mi aiuti a infilare il copripiumone al letto, da sola non ce la faccio".
La vostra reazione sarà esattamente questa.
Non ci sono santi. Inventativi un impegno, un malore, una rettoscopia, la morte tragicomica di un parente prossimo per indigestione di rane vive. Al limite, mandatela a fare in culo urlando selvaggiamente: avrete comunque più possibilità di conquistarla in seguito, piuttosto che presentarvi da lei con i sandali di Padre Pio in bocca.
Potete pure non crederci, ma indossava questi.
Se invece cederete, sappiate che è perduta per sempre. Già al "ciao" sulla porta di casa, per lei assumerete la stessa attrattiva di Maurizio Mosca in mutande.
GRAZIE AL CIELO, foto in mutande non se ne trovano. Anche così, comunque, rende l'idea.
Lo so: la vita è crudele. Non ditelo a me. Mentre vi scrivo ho accanto Pinolo.

GNAM! GNAM!

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