lunedì 8 ottobre 2012

Una brutta giornata (po-pom... po-pom...)


...e poi arrivano quelle giornate che iniziano male.

Quelle in cui, nel dormiveglia, qualcosa ti graffia l'interno dell'occhio rendendoti cieco e lacrimante per tutto il giorno (sì, nonostante questo sto davanti al computer... ci tengo a non avere una vita, IO!).

Prontamente, come sempre in questi casi, la Madonna si siede sul bordo del letto e ascolta con pazienza tutto quello che ho da dirle. Non sono cose belle, ma è giusto che le sappia. Alla fine mi ringrazia, si accende una Muratti e guarda pensosa per un po' fuori dalla finestra.
Forse stavolta ci sono andato un po' troppo pesante.
Mestamente, si allontana salendo in cielo senza proferir verbo che plauda il vizio o la virtù derida.

Mentre per metà sono Ray Charles (e infatti con la mano destra faccio degli assoli di piano da paura), mi avvicino a tentoni al bagno. Purtroppo, la mancanza di profondità mi tradisce. Più che a tentoni, la porta la raggiungo a dentoni.

Questo anticipo ligneo di colazione mi spinge quasi a richiamare l'Immacolata, ma penso che per oggi ne abbia avuto abbastanza quindi ripiego sul di lei fanciullo (che comunque dà sempre le sue soddisfazioni).

Mi guardo allo specchio: ho un uovo sodo al posto dell'occhio destro e un principio di ematoma al labbro superiore.
Mentre già prefiguro scenari apocalittici (amputazione del labbro, occhio di vetro, Biagio Antonacci...), suona il telefono.

Correndo a rispondere, rovescio tastiera e mouse del PC, che avevo lasciato acceso la notte per scaricare certi film d'autore che non sto a spiegarvi. No, sul serio... sono cose straniere, non li conoscete. Davvero. 
OK, avete mai sentito parlare de "La leggenda del dito in culo"? Visto? L'avevo detto che non li conoscevate!

Comunque, cadendo a terra, tastiera e mouse creano casualmente un evento stranissimo. Scrivono e inviano una mail al premier dal testo: "Ti ucciderò. Firmato: El Satàn".
Può succedere.

Al telefono è un sedicente promoter della British Telecom, che mi chiede di passare alla loro compagnia per le telefonate della mia azienda.
Ora... io non ho una azienda e nemmeno una partita IVA.
Glielo spiego e il tizio inizia a urlare: "Vaffanculo! Fai schifo, devi morire! So dove abiti! Io so' de Fiano Romano! T'apro in due col cric!".

Riappendo e faccio appena in tempo a sentire le sirene della polizia, che viene a prendermi per la storia della mail a Monti. Nel tentativo di fuga, rimango impigliato nella stampante, che inizia a stamparmi sul braccio ampi brani tratti dal Capitale di Marx.
(E' da quando avevo 13 anni che voglio citare questa battuta di Woody Allen... finalmente realizzo il mio sogno).

Apro la porta di casa trafelato, ma mi si para davati Pinolo che mi guarda serissimo e dice: "Cibo".

"Pinolo, senti io ora sarei un attimo nei guai perché..."
"Cibo".
"Ascolta, è successo..."
"No: cibo".

Per prendere i croccantini del felino cetaceo, posizionati sotto il lavello della cucina, sbatto pesantemente la testa sulla ceramica.
Stavolta c'è poco da fare: mi tocca rivolgermi direttamente al Capo dei Capi, prodigandomi in rivelazioni su cui si è aperto un dibattito dotto all'Università di Tubinga.

A quel punto la polizia fa irruzione in casa e mi

Salve.
Sono il colonnello Hans Van Svansen, massima autorità mondiale nel campo della lotta alla stronzata.
Sono stato costretto a intervenire, censurando il resto di questo post, perché aveva mandato il minchiometro fuori scala.
Sia ben chiaro: nessuno ama una bella risata come me.
A parte forse mia moglie e alcuni suoi amici.
Anzi, a dire il vero credo che molti amino una bella risata più di me.
Ma non è questo il punto.
Ho il dovere di proteggere gli eventuali lettori di questo blog dalla valanga di assurdità che sono state scritte.
La tastiera e il mouse che compongono la mail? Sul serio? Il gatto che parla? L'autore forse ci crede così idioti da credere o ridere di fesserie simili?
Mi scuso per l'obbligatoria intromissione e tolgo il disturbo. Per completezza del post, lascerò solo l'ultima frase.
Firmato: Col. Hans Van Svansen - Ufficio stronzate e discorsi di Matteo Renzi.

...e così, mentre Lady Gaga si accoppiava con Carlo delle Piane al grido di "Perché tanto odio?", capii finalmente tutto: il tagliaunghie!
Come avevo fatto a non pensarci subito?

1 commento:

Carlo ha detto...

Tu con gli occhi c'hai 'na fortuna, eh? :)